D’Attanasio ha già voltato pagina: «L’Amatori ha bisogno di serenità»

Dopo l’esonero Marzella annuncia che parlerà solo domani.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 31/01/2013 - 08:43 - Ultima modifica

LODI
«Adesso è arrivato il momento della quiete dopo la tempesta». Fulvio D'Attanasio si aggrappa a Giacomo Leopardi per illustrare una situazione che, dopo i convulsi episodi di sabato sera, deve trovare assolutamente stabilità. Pino Marzella è stato sollevato dall'incarico di allenatore dell'Amatori ufficialmente sabato sera (dirà la sua sulla vicenda domani, ha annunciato, quando rientrerà a Lodi) dopo la partita vinta contro il Matera ma soprattutto dopo la clamorosa protesta congiunta di tecnico e squadra contro i ritardi nei pagamenti di un rimborso spese. In vista del match contro i lucani infatti la squadra aveva disertato la convocazione delle ore 18, presentandosi al “PalaCastellotti” un'ora e mezza più tardi, dopo comunque che il presidente che aveva convocato in fretta e furia i ragazzi della Serie B, deciso a mandarla in pista. Motivi di ordine pubblico hanno poi piegato la volontà di D’Attanasio e sul parquet sono andati Platero e compagni.
«Rimango ancora dell'idea che avrebbe dovuto giocare la seconda squadra - tuona anche due giorni dopo il numero uno giallorosso -, perché non mi piace essere ricattato da nessuno».
Alla base della protesta degli atleti c'erano il ritardo nel pagamento dei rimborsi spese (ma a detta della società manca solo l'ultima mensilità che di norma viene elargita a metà mese, e sarebbe quindi in ritardo di due settimane), difficoltà di ordine logistico e più collaborazione con la seconda squadra per lo svolgimento degli allenamenti. «Non mi risulta che l’Amatori abbia fatto dormire nessuno sotto un ponte - prosegue D’Attanasio -. È capitato di aver chiesto di valutare diverse soluzioni abitative, ma in mezzo alla strada non abbiamo mai lasciato nessuno. E sfido chiunque a dire il contrario. Come sfido chiunque a lamentarsi di una situazione nella quale, senza che sia scritto in nessun tipo di contratto, tutti hanno vitto e alloggio. E per quanto riguarda la Serie B, i cui ragazzi e genitori vanno solo e soltanto elogiati per il comportamento avuto sabato presentandosi nel giro di un quarto d'ora al palazzetto, bisogna anche dire che nessuno voleva più andare ad allenarsi con la prima squadra perché i giovani venivano ripetutamente insultati dal tecnico durante le sedute. Situazione francamente divenuta intollerabile».
L'ufficialità dell'allontanamento di Marzella è stata resa nota nella notte di sabato, ma l'orientamento era tale già da qualche giorno: «Dall'inizio di questa stagione abbiamo notato che Marzella non era più lo stesso - racconta D’Attanasio -. Abbiamo portato pazienza, ma gli ultimi avvenimenti, come per esempio le aggressioni ai dirigenti avversari in panchina a Sant Sadurnì d'Anoia e a Bassano, ci hanno fatto perdere la pazienza. Tanto che giovedì sera si è svolto un consiglio direttivo nel quale tutti hanno dimostrato perplessità riguardo alla gestione Marzella. Memori del buon lavoro fatto lo scorso anno, avevamo cercato di affiancargli anche un amico come Roberto Citterio per farlo tornare sugli standard passati, invece non c'è stato verso e alla fine ci siamo trovati tutti al cento per cento d'accordo sulla decisione di allontanarlo dopo la gara con il Matera».
Domenica sera il direttivo giallorosso ha poi dato incarico di dirigere la squadra a Pierluigi Bresciani, messo fuori rosa a novembre proprio dall'ex mister pugliese ma comunque sempre direttore tecnico del settore giovanile: «L'obiettivo deve essere ritrovare serenità in un ambiente che purtroppo è stato oggetto di pressioni interne fortissime. Ho sentito ieri (domenica, ndr) la squadra e dopo una notte di riflessione i ragazzi hanno capito di essere stati troppo superficiali e si sono scusati. Adesso con Bresciani dovremo ritrovare la serenità ideale. Inoltre ridaremo slancio al nostro progetto improntato al futuro che si basa sul vivaio e credo che Bresciani sia la persona ideale per farlo».
In programma per domani c'è però una riunione “vis à vis” fra società e giocatori per chiarire definitivamente le rispettive posizioni. Sperando che davvero, Leopardi docet, questa volta “si rallegri ogni core”.

Aldo Negri

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