L’Amatori minaccia uno “sciopero”: esonerato Marzella, tocca a Bresciani

Platero e compagni si presentano in ritardo ma poi giocano e vincono. Contestati “mancati pagamenti”, il presidente convoca la Serie B.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 28/01/2013 - 11:19 - Ultima modifica

LODI
Una serata di straordinaria follia, apertasi con la possibilità di vedere in pista i ragazzi della Serie B al posto della prima squadra e conclusasi con l’esonero di Pino Marzella. E una domenica di lavoro per la dirigenza giallorossa, con l’annuncio in serata per bocca del presidente Fulvio D’Attanasio dell’incarico a Pierluigi Bresciani come nuovo allenatore.
Atmosfera surreale sabato all’interno del “PalaCastellotti”: gente sbigottita, tentativi di spiegazione fra tifosi, presidente, allenatore e giocatori, tensione alle stelle. Insomma, un caos talmente grande da far passare in secondo piano la vittoria dell’Amatori contro il Matera dell’ex Valerio Antezza. Perché? La ricostruzione dei fatti. Come consuetudine (o come dovrebbe accadere) gli atleti nelle partite casalinghe sono stati convocati alle ore 18 in via Piermarini per la “merenda” e per la preparazione della gara. Però la squadra in modo compatto ha deciso di disertare la convocazione e di presentarsi al palazzetto in ritardo di un’ora e mezza, come forma di protesta contro la società. A questo punto i dirigenti giallorossi guidati dal patron D’Attanasio hanno convocato i ragazzi della Serie B decidendo di non far scendere in pista capitan Platero e i suoi compagni, arrivati poi al palazzetto intorno alle 19.30 portando in dote una missiva già pronta: “Con la presente, la squadra dell’Amatori, stagione 2012/2013, intende sollecitare la soluzione di problematiche di natura economica e logistica che da tempo sono oggetto di ripetuti incontri con la società e che a oggi non hanno ancora avuto risposte concrete. La mancata soluzione di queste incresciose situazioni non ci pone certo in uno stato d’animo tale da poter affrontare con serenità la nostra attività con eventuali ripercussioni negative sulle prestazioni in pista”.
Le richieste avanzate dal gruppo: “Dignità e rispetto nei confronti di tutti i componenti della squadra, giocatori e allenatore, affinché vengano garantite condizioni accettabili relative al vitto e alloggio. Maggiore chiarezza sulla situazione economica: in quanto professionisti esigiamo che il nostro lavoro venga riconosciuto e retribuito con le modalità pattuite. Il supporto di un giocatore afferente alla Serie B maggiormente qualificato al fine di un migliore svolgimento degli allenamenti. Questa comunicazione nasce dalla volontà di tutti i componenti della squadra affinché la società si faccia carico di questi problemi, per noi basilari, allo scopo di raggiungere i comuni obiettivi prefissati”.
Dopo aver letto tale comunicazione D’Attanasio è rimasto dell’avviso di mandare in pista la Serie B e chiudere le biglietterie, vista la soluzione di ripiego adottata. La voce si è subito sparsa sugli spalti e si è registrato anche qualche attimo di tensione quando vicino alla curva “Severino Bianchetti” si sono avvicinati ai tifosi sia Marzella che lo stesso D’Attanasio, ovviamente portatori di versioni contrapposte. Il presidente, arrivate ormai le 20.52 (il fischio d’inizio era previsto per le 20.45), ha preso in mano il microfono per spiegare agli spettatori la situazione: «Avrei preferito mandare in pista la Serie B perché non mi piace essere ricattato da nessuno, ma per motivi di ordine pubblico e di spettacolo giocherà la prima squadra».
La reazione sugli spalti è stata inizialmente di solidarietà al numero uno lodigiano, mentre sul finire del discorso si è levato anche qualche fischio. Con quasi mezz’ora di ritardo è iniziata la gara e il gruppo di tifosi che solitamente incita per tutti i 50 minuti la squadra del cuore è rimasto in silenzio. Gli unici due, a tratti commoventi, cori sono stati tributati al grande ex Antezza. E dopo la sirena finale altro conciliabolo fra tifosi, presidente, allenatore e giocatori, durante il quale ognuno ha detto la sua e forse nessuno ha cambiato di una virgola la sua posizione. Con il risultato che, in una conferenza stampa ormai quasi alla mezzanotte, D’Attanasio ha ufficializzato: «Pino Marzella non è più l’allenatore dell’Amatori».
Ma non è finita, perché ieri pomeriggio il presidente ha convocato la dirigenza e ha incontrato la squadra (c’era anche Joao Pinto, partito poi per il Portogallo per trascorrere qualche giorno a casa come concordato da tempo): «Abbiamo ribadito di voler arrivare in fondo in tutte le competizioni - dice D’Attanasio - e mi aspetto una reazione adeguata dai giocatori, che ci hanno garantito l’impegno al 110 per cento di qui alla fine». Con “Gigio” Bresciani in panchina: «Una scelta che guarda anche al futuro, orientato sempre più sui giovani, visto che sta lavorando bene sul vivaio».

Aldo Negri

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