«Una folle aggressione verso i nostri tifosi»

Anche se non è stato uno scontro tra tifoserie, parlano con l´amaro in bocca i presidenti delle due squadre che si sono trovate involontarie protagoniste della serata di violenza.
«È stata una folle aggressione verso i nostri tifosi, che si sono trovati davanti a un gruppo di persone con volti coperti e spranghe. È stato un episodio deplorevole. La gente ha avuto paura». Queste le parole di Paolo Centomo, presidente dell´hockey Valdagno, che non vuole sentir parlare di rissa. «Non è stata una rissa tra tifoserie – precisa – ma un episodio di violenza scatenato da persone che probabilmente non hanno nemmeno visto la partita. All´interno del palazzetto non ci sono stati problemi, c´erano anche le forze dell´ordine. Evidentemente i controlli servono fuori dagli impianti, anche se è assurdo dover arrivare a chiedere la sorveglianza durante un evento sportivo come questo. Sono episodi che fanno male, anche se non hanno legami con la partita».
D´accordo anche Antonio Marchioretto, presidente dell´hockey Thiene. «Si è trattato di un episodio isolato, slegato dalla gara, ma per un attimo ho rivissuto l´incubo di vent´anni fa, quando scene così erano frequenti». «L´aggressione non è stata casuale - ha aggiunto - ma sono fatti che non c´entrano niente con lo sport e con l´hockey, questo deve essere chiaro. Non sappiamo cosa possa aver scatenato i disordini. Dopo la partita stavamo tranquillamente festeggiando “il terzo tempo” in amicizia, bevendo qualcosa assieme ai tifosi del Valdagno. Usciti dall´impianto, è scoppiata l´aggressione verso la tifoseria ospite. Siamo comunque vicini a chi ha subito atti di violenza. La nostra squadra, tra l´altro, è una delle quattro in Italia dotata di una certificazione etica».

A.Z.