LODI
Il netto e convincente successo per 4-0 sul Forte dei Marmi permette all’Amatori di festeggiare nel migliore dei modi la fine del 2012. Ma la bottiglia stappata in casa giallorossa per il brindisi di fine anno è risultata molto più frizzante del previsto per le tensioni di fine gara tra Tataranni (e in seconda battuta Marzella) con una parte del rettilineo opposto alle panchine: «Non mi pento del gesto che ho fatto - attacca Massimo Tataranni, peraltro consolato dopo il match da alcuni tifosi della curva -. È dall’inizio dell’anno che quella parte di pubblico mi critica come non mi era mai capitato in nessun altro posto. Stasera (sabato, ndr) dopo un gol sbagliato ho sentito per l’ennesima volta da quella parte delle offese personali e sono arrivato a un punto dove non ce l’ho più fatta ed ho risposto. Ho corso e giocato per cinquanta minuti, alla fine ero anche stanco e può capitare di sbagliare, ma non per questo devo prendermi offese continue, anche perchè io sto giocando per l’Amatori non per un’altra squadra. Io, come i miei compagni, ho bisogno del sostegno del pubblico e a tal proposito voglio ringraziare tanto la curva e l’altro rettilineo che mi hanno sempre incitato e sostenuto. Abbiamo dominato contro un avversario come il Forte e la squadra ha girato anche senza Mariano: più di questo non so cosa si possa volere. Noi siamo contenti, qualcun altro forse no, ma noi andiamo avanti per la nostra strada».
Pino Marzella, entrato in pista subito dopo la sirena finale a difesa del suo giocatore, lo protegge anche nel dopo gara: «Atteggiamenti come questi da parte di qualcuno del pubblico sono uno dei motivi per cui qui a Lodi è stato e sarà sempre difficile vincere - spiega il tecnico pugliese -. Lo dico dall’inizio dell’anno scorso e ancor più quest’anno: la gente deve aiutare la squadra e creare un ambiente positivo, pensando positivo lei per prima, invece si riesce a criticare anche dopo una partita come quella di stasera. I miei ragazzi devono essere lasciati stare, io sono l’allenatore, mi arrabbio con loro e gli urlo anche dietro, ma quando qualcuno me li tocca io li difendo fino alla morte».
Poi sulla partita: «Era difficilissima, contro un Forte tosto e ben organizzato. Avevamo preparato la gara per contenerli e poi ripartire e l’abbiamo fatto alla perfezione. Senza Velazquez siamo stati costretti a giocare più di squadra, abbiamo creato tantissimo e il risultato poteva anche essere più rotondo. È la dimostrazione che quando difendiamo così facciamo paura e davanti prima o poi il gol lo troviamo sempre».
«Abbiamo giocato bene, soprattutto in difesa e quando difendi bene poi attacchi anche meglio - chiosa Domenico Illuzzi -. Il Forte ha tirato quasi solo da fuori, non ricordo loro azioni pericolose, mentre noi abbiamo fatto 4 gol, preso pali, traverse e avremmo potuto dilagare. Una squadra nuova come la nostra aveva solo bisogno di tempo per ingranare, ma adesso credo che ci stiamo trovando sempre meglio: non subiamo quasi niente e nell’ultimo periodo abbiamo quasi sempre vinto con una certa tranquillità. Speriamo di continuare così e fare ancora meglio col nuovo anno».
Stefano Blanchetti