NOVARA
Sapevamo che sarebbe stata una specie di “missione impossibile” quella di Erasmo Marcon per far rivivere l’Hockey Novara.
Il generoso Marcon è tuttavia riuscito a superare i primi gradini di una scala molto ardua. Formando una squadra di buon livello, riportando l’hockey novarese in serie “A-1″, e quindi iniziando il campionato 2012-3 con buona personalità.
Ma le vicende societarie preoccupano più del campionato. La società azzurra ha già perduto due presidenti, non dispone di sponsor efficaci e le possibilità di trovare appoggi economici presso le Banche, magari sotto forma di prestito bancario, sembrano ridotte al minimo. Specialmente in un periodo di crisi economica così acuta.
Due giocatori argentini avrebbero l’intenzione di tornare a casa dopo l’ultima partita di sabato 29 dicembre a Prato: si tratta del portiere Oviedo e del medio Travasino, due fra i migliori elementi del team azzurro. Il direttore generale del club novarese Franco Caressa e il direttore sportivo Massimo Minetti stanno tentando l’impossibile per far recedere i due argentini dal loro proposito di abbandono.
Quella di Prato è l’ultima partita dell’andata. Poi ci sarà un po’ di pausa prima dell’inizio del ritorno. E’ in questo periodo che l’Hockey Novara deve sapere se continuerà ad esistere oppure se dovrà forzatamente ridurre i ranghi con contraccolpi sportivi ben comprensibili.
Gianfranco Capra