Vanzo vuole battere anche la stanchezza: «Ma sappiamo che prima o poi perderemo»

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 18/12/2012 - 16:52 - Ultima modifica

VALDAGNO
«Piangermi addosso non è nel mio stile. Siamo stanchi ma abbiamo una squadra importante e quindi dobbiamo venire a Lodi per fare risultato». Non fa lo "scaricabarile" Franco Vanzo, che dall'alto della sua esperienza non si nasconde dietro a un ultimo mese durante il quale il Valdagno ha giocato ben otto partite, cinque delle quali in trasferta. Proprio l'ultima di questo fine settimana a Oliveira de Azemeis è stata una vera e propria odissea: «Il viaggio di andata è stato un incubo: siamo partiti alle 8 di mattina del venerdì e siamo arrivati alle 2 di notte a Oporto - spiega il tecnico -. È logico che soffriamo un po' in questo periodo per un carico di lavoro davvero pesante, ma siamo professionisti e non ci possiamo lamentare. Dobbiamo fare il nostro lavoro e venire a Lodi per giocare una grande partita. Sappiamo che non sarà facile perché troveremo un ambiente caldo e una squadra dal grandissimo potenziale davanti, ma ce la metteremo tutta».
Quella veneta è rimasta l'unica squadra italiana ancora imbattuta: in campionato sono arrivate sei vittorie su altrettante partite (contro Matera, Prato, Trissino, Forte dei Marmi, Bassano e Sarzana), Dario Rigo ha già alzato al cielo Supercoppa (contro l’Amatori) e Coppa Italia (dopo aver vinto tutti e otto gli incontri disputati), mentre in Eurolega sono arrivate due vittorie contro Ginevra e Oliveirense, oltre a un prezioso pareggio in trasferta contro i campioni in carica del Liceo La Coruña: «Siamo coscienti che prima o poi dovremo perdere - continua Vanzo -, ma entriamo sempre in pista per vincere». Fino a questo momento è stato stellare il rendimento del "fenomeno" Pedro Gil e del compagno di reparto Carlos Nicolia, entrambi autori di 14 reti in campionato.
«Abbiamo grandi individualità, non ci sono dubbi - spiega Vanzo -. Credo però davvero che la nostra forza sia la squadra: abbiamo cucito sul petto uno scudetto che appartiene a ragazzi che ora sono in altre squadre e che continuiamo a stimare, ma che è anche di chi è rimasto qui e continua a dare il massimo per questa società. Il singolo spesso può risolvere le partite o tirare fuori la squadra da determinate situazioni, e a noi è successo, ma la squadra viene prima di tutto e credo che il Valdagno lo stia dimostrando, con ragazzi che quando entrano in pista anche solo per 5' danno il tutto per tutto».

Aldo Negri

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