Per l’Amatori Lodi Valdagno è stato l’amaro epilogo della passata stagione, così come il triste inizio di quest’annata, rispettivamente con un’esclusione dai play off in semifinale e con la conquista nei secondi finali della Supercoppa italiana. Questa sera il pronostico è aperto ad ogni soluzione: di fronte si trovano la prima della classe, il Recalac Valdagno e la seconda, il Lodi, che giungono a questo appuntamento con uno stato fisico differente. I veneti viaggiando al ritmo di due gare a settimana, potrebbero accusare stanchezza, anche se non perdono un colpo: ad Oliveira de Azemeis, in casa di Rocha Jr., hanno affondato il colpo imponendosi 10-6 con autorità, ma il viaggio è stato lungo e stancante. E la gara di Lodi arriva forse nel momento sbagliato per biancazzurri, ma tra le fila degli uomini di Vanzo nessuno si tira certo indietro. Differente lo stato d’animo in casa giallorossa: Marzella dopo esser partito in netto ritardo con i lavori ora ha a disposizione una squadra in ottima condizione fisica, con la sola pecca di un’insicurezza mostrata nei secondi tempi delle ultime partite, facendosi rimontare tre reti dal Viareggio (che in casa del Benfica ha dimostrato di che pasta è fatto) e non riuscendo a chiudere una partita completamente dominata con il Noia, ma vinta solo 1-0. Per i giallorossi è la fine di un ciclo terribile, ma anche di un calendario strano: al “Palacastellotti” sono quasi finite le sfide di alto livello, si attendono solamente il Forte dei marmi ed il Bassano, poi le grandi sia in campionato che in Eurolega sono state affrontate tutte, ed i rispettivi gironi di ritorno si preannunciano quanto meno roventi.
Ma quanti protagonisti!
Questa sono molti i confronti ad alto interesse. Spicca su tutti la sfida diretta tra Mariano Velazquez e Pedro Gil: i due sono stati avversari negli infuocati confronti tra Benfica e Porto, oltre ad essersi affrontati in ben quattro finali di campionato del Mondo, con il bilancio che parla decisamente a favore dello spagnolo, che ha sempre vinto contro l’argentino nell’atto conclusivo della rassegna iridata (il quinto titolo arrivò con la Svizzera). Sarà interessante vedere all’opera anche i due portieri, Losi e Gnata, che insieme a Barozzi formano la batteria di giovani talentuosi del panorama italiano. Indubbiamente regalerà interesse seguire un illustre ex come Tataranni, lui che è stato protagonista dell’ultimo scudetto del Valdagno. Dall’altra parte impossibile non ammirare Carlos Nicolia, che con la venuta di Vanzo sulla panchina biancazzurra ha anche imparato quanto sia importante difendere, completando il grandioso bagaglio tecnico di cui è in possesso. Sulla bilancia peserà anche la prestazione di Platero, inossidabile faticatore a tutta pista, giocatore insostituibile per quantità e soprattutto qualità di gioco, mentre Sergio Silva pur non avendo la velocità di un tempo, resta sempre un elemento dalla tecnica sopraffina e dal grande temperamento. L’ultimo appunto è per due giocatori che finora hanno fatto vedere il loro valore a sprazzi: Domenico Illuzzi e Sergio Festa. Il primo ha disputato i primi 12’ perfetti con il Noia, mentre Festa ha semplicemente cambiato volto alla gara con il Viareggio. Insomma, ce n’è abbastanza per rendere Lodi-Valdagno una sfida interessante sotto goni aspetto. Peccato solo che “l’Osservatorio” continui inopinatamente ad osservare con poca attenzione, vietando trasferte tranquillamente praticabili, ostentando poca lucidità con incomprensibili decisioni.
Paolo Virdi