Feixas non vede l’ora di giocare a Lodi: «Che onore a 37 anni»

«Vincere davanti a quasi 2mila persone sarebbe impressionante». Non vede l’ora di giocare al “PalaCastellotti” Joan Feixas, storico capitano di un Noia che cercherà di strappare all’Amatori tre punti importantissimi per passare ai quarti di finale di Eurolega. I rossoneri, proprio come l’Amatori, hanno avuto un inizio di stagione travagliato: niente da fare in Supercoppa spagnola contro il Barcellona, avvio stentato in campionato (addirittura undicesimi), infine stesso identico ruolino dei lodigiani in Eurolega con una sconfitta contro il Porto e un pareggio contro il Saint Omer. E se i giallorossi sabato scorso contro il Viareggio hanno conquistato tre punti fondamentali, il Noia ha fatto lo stesso battendo il Liceo La Coruña (capolista della Liga e detentore dell’Eurolega, sconfitto poi anche martedì in finale di Supercoppa europea 5-1 dal Bassano).«
Abbiamo iniziato l’anno molto male, inutile girarci attorno - commenta Feixas in esclusiva a “Il Cittadino” -. Abbiamo perso contro squadre teoricamente inferiori a noi e questo ha generato un po’ di sconforto. Dopo la vittoria contro il Liceo però si respira aria nuova, siamo riusciti finalmente a esprimere il nostro potenziale». Il Noia sa benissimo che la qualificazione passerà anche dalla partita di sabato sera: «Per noi non è una novità, sapevamo che tutte le partite sarebbero state difficili. Alla mia età (37 anni, gli ultimi 9 in rossonero, nda) giocare contro squadre come Porto e Amatori è un onore e un privilegio». Mai pensato di giocare in Italia? «Certamente, non solo per l’hockey, soprattutto per la pasta». Chissà che sabato sera vada rigorosamente in bianco.

(Aldo Negri)