In A1 cambia tutto in 8" e Valdagno solo al primo posto

Sembrava destinato a restare tutto immutato, con il Valdagno bloccato dal Sarzana e il Viareggio capace di strappare un punto al Lodi. Due gol argentini, uno di Nicolia a 9" dal termine di Sarzana-Valdagno e uno di Platero a 2" dalla fine di Lodi-Viareggio cambiano tutto: Valdagno guarda tutti dall'alto, inseguito da un gruppone di quattro squadre: Viareggio, Forte dei Marmi, Bassano e Lodi.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 09/12/2012 - 01:05 - Ultima modifica 15/12/2012 - 17:43

Carlos Nicolia, decisiva la sua prestazione a Sarzana.

Foto Gabriele Baldi

Giornata densa in serie A1, non c'è che dire. Il massimo campionato si regala la prima capolista solitaria, manco a dirlo il Valdagno, nella serata in cui nulla sembrava destinato a cambiare. Sarzana-Valdagno e Lodi-Viareggio erano in parità fino a una manciata di secondi dalla fine e avremmo parlato di veneti in difficoltà per i troppi impegni, di liguri sorprendenti, di lombardi deludenti e di toscani ancora capaci di imprese. Niente di tutto ciò: gli ultimi 8" hanno cambiato tutto: sicuramente la classifica, inevitabilmente anche i giudizi, elevando agli altari Valdagno e Lodi e mettendo più in ombra Sarzana e Lodi.
A Sarzana partita d'altri tempi con un 10-8 che la dice tutta sui problemi delle difese. Il Valdagno esce dal Vecchio Mercato con tre punti acciuffati alla fine dell'ultimo giro di lancette dell'orologio, vincendo una partita in cui è stato praticamente sempre sotto nel risultato contro un Sarzana tarantolato, sorretto come sempre dalle sue colonne (Corona, Gomez e per l'occasione De Rinaldis) e favorito da una serata no del vice Gnata, Marco Vallortigara, che ha contribuito a far sognare i rossoneri. Guardia d'onore ligure su Pedro Gil e spazi più ampi (si fa per dire sul francobollo blu di Sarzana...) per Nicolia che segna una cinquina e per una sera si riprende la scena nei confronti del marziano venuto da Noia: le telecamere sono quelle di Primocanale e non della CNN, ma lo spettacolo è comunque gradevole.
Contemporaneamente a Lodi succede di tutto. I giallorossi scappano sul 3-0 contro un Viareggio fortemente condizionato dagli infortuni. Mirko Bertolucci, che gioca l'intera partita, in settimana sarà operato a una spalla; Alessandro Bertolucci, che non gioca, ha problemi alla schiena.  Eppure il Viareggio riesce a rimontare e si presenta al finale di gara con il risultato in parità: 3-3. Segno del destino: la linea di Marzella (vituperata, contestata, sbeffeggiate persino dal buona parte del pubblico lodigiano che non ne può più) regala il gol vittoria all'ultimo secondo con Platero che spizzica il tiro di Velazquez e lascia di sasso Barozzi. Il finale è rovente non solo per il gol: tensione fra le panchina, Orlandi a contatto con tifosi che stanno dove non potrebbero stare... agli arbitri (e al giudice sportivo) l'ardua sentenza.
Due partite così rischiano di mandare in secondo piano cosucce da niente come il successo di Bassano su Thiene e del Forte sul Giovinazzo che ammucchiano ben quattro squadre all'inseguimento del Valdagno. O la terza vittoria consecutiva del Breganze di Marozin che vince il derby a Trissino e si piazza alle spalle delle cinque grandi (ben distaccato, per la verità) assieme al Novara che torna al successo al PalaDalLago contro il Follonica. O il primo brindisi stagionale del Prato di Bernardini che surclassa un Matera in forte difficoltà e si stacca da quota zero.

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