Geo&Tex, set e partita col Sarzana

È la sporca mezza dozzina di Bassano a fare festa anche se bisogna aspettare l´ultimo quarto di gara per esplodere i fuochi di artificio. Prima dei ricchi premi e cotillons il Geo&Tex va a sbattere sul muretto di gomma di Sarzana che vive la sfida come gli indiani coi cowboy, con la sana mentalità della provinciale: difesa arcigna e ferrigna nella propria metà campo, rientri velocissimi a togliere la via del contropiede e ogni chance o quasi di possesso in campo aperto ai giallorossi. A costo di proteggere persino il 3-1 a 10´ dal gong. In questo senso l´ex cittì Cupisti è più realista del re e chiude pure gli spifferi, poi quelli di Giudice ci mettono anche del loro, scialando oltremisura da cicaloni e farfalloni, finchè non sfibrano ai fianchi i liguri, spremuti e sgonfiati dal pressing asfissiante di Bassano che li mette alle corde. Solo in quel momento scatta lo showtime del Geo&Tex, di colpo abbagliante e fosforescente che raccoglie in un amen una serata di semina. Così si aprono le acque giallorosse col coro di casa che tracima ed esonda senza controllo.
L´eroe è Gaston De Oro, il Re Mida di Giudice che insacca nel traffico l´1-0 e, sul pari a rimbalzo di Gomez, firma rapido il sorpasso con una girata antologica all´incrocio. Poi, nella fetta conclusiva di gara, ancora Tonchi sigilla la tripletta personale azzeccando con una magia il pertugio del 3-1, lasciando a Taylor in controtempo il poker e a Zen la doppietta dei titoli di coda, piazzato e stangata. Perciò ci scappa persino l´abbuffata.

Vincenzo Pittureri