Solo un pari per un Amatori senz’anima

I giallorossi tornano con un punto che non può soddisfare dalla trasferta francese. Da 3-0 a 4-6, ma a Saint Omer il finale è da incubo come l’avvio.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 26/11/2012 - 15:23 - Ultima modifica

SCRA SAINT OMER - AMATORI SPORTING LODI 6-6
SCRA SAINT OMER: Cantarero, Minuzzi, Barbosa, Garcia, Dolce; Nedder, Guilbert, David, Ruckebush. Ne: Vincette. All.: Savreux
AMATORI SPORTING LODI: Losi, Velazquez, Platero, Illuzzi, Tataranni; Festa, Motaran, Pinto, Passolunghi. Ne: Bresciani. All.: Marzella
Arbitro: Torres e Fernandes (Por)
Reti: pt: 4'13" Barbosa, 6'56" Garcia, 12'57" Barbosa, 14'14" Platero, 16'44" Festa, 23'02" Barbosa; st: 3'52" Festa, 8'13" Motaran, 16'36" Pinto, 18'03" Velazquez, 19'28" Ruckebusch, 21'05" Barbosa
Note: spettatori: 500 circa dei quali una 20ina lodigiani; espulsi temporaneamente: Minuzzi, Dolce, Garcia, Velazquez, Losi; falli di squadra: (pt: 6-10;) 7-18;

LODI
AAA anima cercasi. Quella cosa invisibile che solitamente pulsa assieme al cuore sotto al petto, che consente di tirare fuori il meglio nelle situazioni difficili, che permette di dimostrare l'attaccamento alla maglia e soprattutto a una tifoseria che neanche sabato sera ha lasciato la squadra da sola nel lontano nord della Francia. Nella storia non solo dell'hockey, ma dello sport in generale, non si è mai vista trionfare una squadra senza battiti forti sotto la maglia: constatazione dura ma inconfutabile, urge dunque un cambio di rotta, perché così è ormai evidente che non si va da nessuna parte.
Sulla pista in plastica di Saint Omer è andata in scena la sagra degli orrori: avvio pessimo e squadra già sotto di tre reti dopo 12', poi partita rimessa in piedi addirittura sul 4-6, quindi l'ennesimo finale sciagurato e pareggio con annesso brivido finale. Il Saint Omer non ha rubato nulla, è stato semplicemente più squadra, o meglio una squadra che essendo consapevole di essere tecnicamente inferiore all'avversario ha messo insieme tutte le proprie forze e ha cercato a testa bassa il risultato.
Diametralmente opposto l'Amatori. Lacunosa la prova dei direttori di gara portoghesi, che hanno passato più tempo con in bocca il fischietto che altro, ma è una considerazione che non può giustificare la prova giallorossa, della quale si salva davvero pochissimo, solo forse le prove di Motaran e Pinto, con il portoghese ottimo nei minuti avuti a disposizione.
L'inizio è davvero da incubo, prima di tutto perché i francesi si dispongono a zona creando non poche difficoltà all'avversario, poi perché il Saint Omer passa in vantaggio al 4' con Barbosa (che prima fallisce un penalty dubbio e poi realizza su ribattuta), raddoppia al 6' con Garcia e come se non bastasse al 12' arriva addirittura sul 3-0 quando uno scatenato Barbosa recupera una palla in possesso di Festa a metà pista, va in percussione centrale, fa perno su Platero di schiena e in girata infila in rete. Marzella chiama il time out e si sgola, le sue urla sembrano avere effetto: Platero dalla distanza e Festa in area accorciano le distanze, ma in chiusura l'Amatori arriva già a dieci falli di squadra e Barbosa di nuovo in tap-in dopo un tiro a uno allunga sul 4-2.
La ripresa sembra lasciar presagire a qualcosa di buono perché Festa segna su tiro a uno, Losi para la punizione diretta di Barbosa per il 15esimo fallo e poi Motaran con un siluro dalla distanza agguanta l'ormai insperato pareggio. È un buon momento, ecco dunque il sigillo di uno scatenato Pinto e la rete di Velazquez su suggerimento di Tataranni che portano i giallorossi in vantaggio sul 6-4. Sospiro di sollievo? Macché. Losi protesta per un altro rigore generoso e viene espulso temporaneamente, Passolunghi interviene benissimo sul tiro da fermo e sulle conseguenti respinte di Barbosa, poi però deve capitolare sul gol in mischia di Ruckebusch e sull'incredibile 6-6 di Barbosa, frutto di un erroraccio di Festa che al limite dei secondi lascia la pallina a metà pista consegnando in un colpo solo sfera, contropiede e pareggio agli avversari. Tutto qui? Ma no. A una manciata di secondi dalla fine Velazquez atterra Garcia in area, rientra in porta Losi che fortunatamente salva almeno un punto.
"Chissà dove sei anima fragile", cantava Vasco Rossi: bene, la suddetta veda di farsi trovare alla svelta, perché la storia giallorossa ha bisogno di ricominciare a pulsare sotto le maglie lodigiane.

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