Savreux teme Tataranni e Festa: «Aspetteranno i nostri errori»

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 24/11/2012 - 11:08 - Ultima modifica

Una squadra costruita per provare a riscrivere la storia dell’hockey francese. Scra Saint Omer, ovvero Skating Club de la Région Audomaroise: un mix di stranieri e transalpini, guidati da un tecnico rampante che vuole vincere tutto in patria e provare a essere la sorpresa oltre confine. Ha le idee chiare Fabien Savreux, che oltre a guidare i biancorossi nella N1 Elite (il campionato francese) è tecnico della nazionale senior maschile ed è appena tornato dall’esperienza ai Mondiali femminili a Recife, in Brasile, dove la sua squadra ha vinto l’oro.
Giovane e al contempo esperto insomma il 39enne allenatore: «Ho sempre giocato nel Saint Omer - le parole di Savreux al “Cittadino” -: ero portiere della squadra e della nazionale. Nel 2007 ho chiuso la carriera, sono diventato subito allenatore della Francia e l’anno dopo del Saint Omer, con il quale ho conquistato un campionato e due Coppe di Francia. Quest’anno il nostro obiettivo è vincere tutto in Francia (biancorossi primi a punteggio pieno in campionato dopo 6 turni, nda), mentre sappiamo che in Eurolega sarà molto difficile. Abbiamo fatto un buon risultato a Noia (2-2, nda), ma gli spagnoli assieme al Porto e all’Amatori sono dei top team».
Il Saint Omer ha a disposizione un quintetto tutto sommato esperto: in porta lo spagnolo ex Barcellona Cantarero, mentre gli esterni saranno con ogni probabilità gli argentini Minuzzi e Garcia, il portoghese Barbosa e l’italiano ex Viareggio Francesco Dolce.
«Sarà una bella partita. Credo che non ci saranno troppi gol perché il Lodi verrà qui per difendere e tenere spesso pallina in fase d’attacco; aspetteranno i nostri errori per poi colpire con giocatori formidabili come Tataranni e Festa».
Di fronte Savreux si troverà Pino Marzella: «Non lo conosco personalmente, ma so che è un buon allenatore. In fondo arriva dalla scuola dei vari Massari, Innocenti e Micheli: in quegli anni non si faceva un hockey molto spettacolare, ma le squadre vincevano grazie all’organizzazione tattica e alla disciplina. Dunque Marzella ha avuto degli ottimi professori».
Vittoria o meno, i francesi cercheranno di trarre il massimo profitto dalle partite internazionali: «Il vero problema per noi è che in Francia ci sono troppo poche partite di alto livello - chiude Savreux -. Contro i giallorossi comunque ci saranno un migliaio di persone, una bella atmosfera».

(Al.Ne.)

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