VIAREGGIO
Quando la partita sembrava prendere la piega migliore, ha virato su quella peggiore. Il Cgc, avanti 4-2 a metà ripresa, si fa riprendere e poi superare dal Valdagno, che fa suo il primo atto della finale d’andata di Coppa Italia.
Al “PalaBarsacchi” i bianconeri vanno a fiammate, alternando giocate esaltanti a pause prolungate, che i veneti di Manzo sfruttano a meraviglia, colpendo col cinismo della grande squadra.
Eppure l’inizio sembra promettere bene: Mirko Bertolucci fa secco Gnata al 5′. I ritmi sono discreti, ma non eccezionali. E poco prima dell’intervallo arriva il pari del Valdagno, con Cocco a segno dalla distanza.
Assai più vibrante la ripresa, con Nicolia che realizza un tiro di rigore decretato per fallo di Alessandro Bertolucci, punito col cartellino blu. Nonostante lo svantaggio, il Centro ha la forza per tirar fuori una reazione d’orgoglio, con Motaran che sigla il gol del 2-2 in diagonale, poi Orlandi batte Vallortigara – entrato al posto di Gnata, pure lui sanzionato col cartellino blu – dal dischetto per il nuovo vantaggio dei padroni di casa. E dopo neanche un minuto, ecco la quarta rete con Garcia.
Ma il momento in cui tutto cambia, deve ancora arrivare: Nicoletti da lontano supera Barozzi, poi il Centro commette il decimo fallo e Nicolia realizza la rete del pareggio.
Motaran colpisce il palo su punizione di prima, poi Pedro Gil – col Valdagno sotto di un uomo – trova il diagonale vincente che consente al Valdagno di portarsi sul 5-4 e di aggiudicarsi il match.
Per vincere la Coppa Italia il Cgc nel match di ritorno (fissato per il 4 dicembre) dovrà battere il Valdagno in trasferta con due gol di scarto. Se al termine dei 50 minuti, fosse avanti di uno, si andrebbe ai supplementari.
INTERVISTA A MASSIMO MARIOTTI
Rimane da solo a riflettere per qualche istante fissando il vuoto, riavvolgendo nella mente il nastro di una partita che ha visto il Cgc prima illudersi e poi risvegliarsi bruscamente. Massimo Mariotti non alza la voce nell’analizzare la sconfitta della sua squadra, ma riconosce i meriti del Valdagno: “Il Centro ha giocato a viso aperto – dice -. Sul 4-2 dovevamo gestire meglio certe situazioni, ma questo è l’hockey. Anche in superiorità numerica, Motaran ha tirato, gli si è rotta la stecca e abbiamo preso gol. Noi sapevamo che il Valdagno era favorito, essere arrivati in finale è già un grande obiettivo per noi”.
Persa una battaglia, non una guerra. Per Mariotti, dunque, i giochi non sono finiti: “Il nostro avversario ha qualcosa più di noi, lo sapevamo, anche se per me le percentuali rimangono 70-30 per loro. Noi quest’anno viviamo alla giornata, non pensiamo allo scudetto. Abbiamo perso una partita, cerchiamo di pensare al ritorno, senza disperarci. C’è solo rammarico, perché volevamo vincere per i nostri tifosi, ma adesso dobbiamo subito pensare alla gara di sabato”.
INTERVISTA A MIRKO BERTOLUCCI
Dopo la sconfitta con il Valdagno c’è la consapevolezza di aver giocato alla pari contro una squadra forte, la favorita in Italia almeno per vincere lo scudetto.
“Può accadere di perdere in questo modo – dice Mirko Bertolucci – però per la partita di ritorno siamo ancora in gioco, quindi dobbiamo continuare a lavorare bene come abbiamo fatto fino ad oggi, poi alla fine faremo i conti. Peccato che sia andata così, però ci può stare. Il pubblico ci ha aiutato, speriamo che continui a farlo anche per il campionato, noi daremo sempre il massimo fino in fondo”.