Il Lodi stecca anche in Eurolega, il Porto ringrazia e passa nel finale

La squadra di Pino Marzella si arrende nel finale quando Velazquez e Platero finiscono la benzina. Il Porto ne approfitta con cinismo e inguaia la squadra giallorossa che ora non potrà sbagliare quasi nulla per centrare uno dei primi due posti. Fino a 5' dalla fine il Lodi aveva tenuto testa ai portoghesi anche grazie a un Losi che ha giocato ad altissimo livello.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 11/11/2012 - 16:20 - Ultima modifica 17/11/2012 - 09:36

Inizia nel peggiore dei modi l’avventura europea dell’Amatori Lodi. I giallorossi vengono battuti in casa per 2-4 dal Porto, che trova nei minuti finali il break risolutore in un match disputato davanti ad ampi spazi vuoti nelle tribune del “Palacastellotti”. Ottima prova di Alberto Losi, che ha sciorinato interventi strepitosi, mentre a livello di gioco corale è un dato oggettivo che  la squadra dipenda in maniera assoluta dall’asse argentino VelazquezPlatero. Il primo dimostra di essere ancora un fortissimo giocatore a tutta pista, un motorino inesauribile, mentre Platero ricama trame che s’intersecano perfettamente con il connazionale. E il rendimento dei due incide in maniera notevole sul risultato: la coppia argentina non viene quasi mai fatta riposare da Marzella e i lusitani vincono il match nei minuti finali, ovvero quando le energie dei due “cervelli” giallorossi vengono meno.
Per il resto la squadra sembra spezzata in due tronconi: non c’è un ideale di collettivo, si denota ampiamente che il lavoro “di gruppo” è ancora lontano dall’essere compreso dai vari singoli. Da salvare la prova di Joao Pinto per l’abnegazione e il sacrificio, ottimo l’apporto difensivo di Festa, mentre in attacco l'attaccante materano ha faticato più del previsto contro un’ottima difesa e quando ha trovato buoni movimenti, gli si è parato di fronte un grandioso Edo Bosch.
Nelle fila dei “Dragoes” ha brillato la stella Pedro Moreira oltre ad un ottimo Ricardo Barreiros che più invecchia e più progredisce nel suo gioco universale. Sotto tono Reinaldo Ventura, apparso meno esplosivo rispetto al passato, ma più diligente nella gestione del gioco. Forse anche per lui inizia a farsi sentire il peso degli anni.

La cronaca
Il primo tempo vive sullo show dei due portieri: Edo Bosch ed Alberto Losi rasentano la perfezione nei loro interventi, mostrando sempre sicurezza, agilità e grande temperamento. Per Losi uno schiaffo alle vecchie voci che volevano Oviedo come candidato alla porta giallorossa.
I giallorossi partono a mille all’ora e Festa sembra gradire il ruolo di partenza nello starting five. Al 6’ doppia emozione in pochi secondi, per due rigori assegnati: prima Bosch sventa con il gambale il tiro di Mariano Velazquez, poi Losi lo imita su Reinaldo Ventura. Il capitano dei “Dragoes” sbaglia molte palline, mentre i frequenti contropiedi dei portoghesi sono preda di Losi e quando non ci arriva il portierone giallorosso è il palo a fermare Pedro Moreira.
Dopo un primo tempo a reti bianche il Lodi passa a inizio ripresa: Pedro Moreira stende Velazquez  e Tataranni trasforma il tiro ad uno con un alza e schiaccia. Per alcuni minuti i giallorossi sembrano poter condurre “in Porto” il match, con Tataranni che non sfrutta una colossale amnesia difensiva lusitana, fallendo una comoda pallina dai tre metri.
Al 6’ il Porto pareggia, grazie al tiro di prima per il decimo fallo. Al 12’ prima Losi è strepitoso sul tiro al volo di Barreiros, poi Ventura intercetta in piena area un tiro con il pattino: sarebbe rigore netto, invece le due giacchette grigie non fischiano. L’errore è l’unica pecca all’interno di una perfetta direzione di gara.
I minuti passano e la stanchezza per una gara giocata a ritmi frenetici si fa sentire nelle gambe dei due argentini giallorossi, così il Porto allunga: al 20’ Tataranni sbaglia il tiro libero per il decimo fallo e sul ribaltamento Tiago Losna insacca l’1-2 su ribattuta.
Il Lodi non ha la forza per reagire e Jorge Silva al volo segna il terzo gol, mentre un minuto dopo Barreiros raccoglie l’assist di Ventura segnando l’1-4. Per i portoghesi è fatta nonostante la rete di Tataranni, che sigla il definitivo 2-4. Da sottolineare come le due reti dell’Amatori provengano da un tiro di prima e da una conclusione da trenta metri spizzicata in rete. Oltretutto dalla semifinale scudetto dello scorso anno sono maturate 6 sconfitte e 2 sole vittorie in 9 gare; Coppa Italia e Supercoppa sono obiettivi falliti, mentre in Champions il cammino diventa complicato. Se a questo aggiungiamo la freddezza del pubblico (non della curva, dove sono sempre encomiabili per l’amore dimostrato), giunto in numero esiguo anche per la “campagna prezzi” (15€ per tutti) è chiaro come il sole che qualcosa non  funziona. Ma è quasi superfluo ribadirlo.

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