Per l’Amatori arriva un altro flop

Dopo la Supercoppa, la squadra di Marzella fallisce il secondo obiettivo stagionale. Giallorossi solo terzi nel concentramento di semifinale: non difenderanno il loro trofeo In difesa con Velazquez le cose funzionano, ma il gioco d’attacco manca di incisività.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 29/10/2012 - 09:07 - Ultima modifica

VIAREGGIO
Flop: un termine inglese che equivale al nostro "fiasco". Ovvero quando si registra il mancato successo di un prodotto, in questo caso una squadra, rispetto alle aspettative. E le aspettative su questo Amatori non erano certo poche. Perché la squadra allestita è altamente competitiva, perché il Girone A di semifinale era sicuramente difficile ma non impossibile, perché il Viareggio (che poi è arrivato in finale) quest’estate ha perso pedine preziose e aveva gli uomini contati, perché la prova fornita dai giallorossi a Valdagno in finale di Supercoppa italiana era stata buona nonostante non sia arrivata la conquista del trofeo. Invece in Toscana nello scorso week end è sfumato il secondo obiettivo stagionale: ora rimangono soltanto un campionato che sulla carta si prospetta decisamente competitivo e un’Eurolega ancora più difficile.
Ma cosa non ha funzionato? Scorrendo l'andamento delle partite sembra abbastanza chiara una cosa: se la fase difensiva può andare nonostante qualcosa ancora da correggere, là davanti non ci siamo. Tataranni contro il Viareggio non è apparso di nuovo in serata (come a Valdagno) e l'Amatori ha un bisogno disperato del suo "killer instinct" sotto porta; quello stesso istinto che si è visto per esempio contro il Follonica ma che poi è nuovamente scomparso con il Novara. Occorre adesso più che mai non scaricare il giocatore, che può diventare fondamentale nell'economia del gioco giallorosso, ma il ritardo nell'ambientamento nell'hockey italiano di Joao Pinto (che ha riscosso comunque la simpatia trasversale del pubblico a Viareggio) potrebbe essere uno dei problemi visto che il portoghese è dato da tutti come assistman perfetto. In mezzo Sergio Festa, che ormai conosciamo e sappiamo essere croce e delizia. E poi è come se mancasse un po' d'olio negli ingranaggi lodigiani, componente neanche troppo difficile da preventivare visto il poco tempo avuto a disposizione da Marzella per far giocare tutta la squadra assieme (leggasi il mese di ritardo con cui sono arrivato a Lodi gli argentini). La pallina spesso gira e gira senza trovare uno sbocco nell'area avversaria, ma lo sforzo di creare è visibile ed è indice che il lavoro sul gioco sta proseguendo.
Ma una nota positiva forse c'è ed è dietro: perché il concentramento ha confermato che l’Amatori ha due portieri di categoria, che "el pulpo" Velazquez è rimasto il giocatore implacabile scolpito nella mente di tutti e che Platero fa sempre il suo. Rimane il nodo Motaran, utilizzato con il contagocce e apparentemente integro fisicamente: il ragazzo ha fatto solo scampoli contro il Viareggio, qualcosina contro il Follonica e mai impiegato con il Novara. Se non fosse una squadra così competitiva si potrebbe dire: tempo al tempo, si lavora per il campionato. Vero, ma intanto due obiettivi se ne sono andati. Per adesso è flop, ma l'esperienza di Tataranni e del Valdagno lo scorso anno insegnano che il fiasco si può sempre riempire, per magari poi brindare.

Aldo Negri

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