Forte in guerra con la Federhockey

FORTE DEI MARMI
È tensione fra l’Hockey Forte dei Marmi e la Federazione Italiana Hockey e pattinaggio per l’utilizzo o meno dei giovani azzurri under 20 Francesco Rossi e Alessandro Verona alle semifinali di Coppa Italia, programmate per il prossimo fine settimana a Valdagno. I due azzurri, che domani pomeriggio raggiungeranno Bassano per riprendere la preparazione con la nazionale di categoria in vista dei campionati europei al via il 28 ottobre, potrebbero saltare le semifinali di coppa Italia perché la nazionale non vuole lasciarli, tenendoli entrambi per sé a tempo pieno nel collegiale che si sta tenendo in terra veneta, e costringendoli così a dare forfait in questa competizione.
La società rossoblù naturalmente non ci sta, li vuole mettere a disposizione di Roberto Crudeli per le semifinali dove si misurerà in un girone di ferro organizzato a Valdagno con i campioni d’Italia, Bassano e Giovinazzo e per questi motivi alza la voce contro la Fihp.
«Tutti noi dobbiamo avere rispetto delle varie nazionali - commenta Crudeli - ma anche i team azzurri devono averlo per i club. Ho fatto la preparazione sempre con un organico incompleto anche per le assenze di Verona e Rossi impegnati nel prepararsi con l’under 20 , ma la loro presenza per queste semifinali per noi è fondamentale. Ne parlerò anche al più presto con Marozin, persona davvero comprensibile e spero che possa venirci incontro».
Anche il presidente rossoblù Piero Tosi è sul piede di guerra e si dichiara pronto ad un eventuale scontro: «Intanto faremo una speciale comunicazione sia alla Federazione che alla Lega Hockey, con la quale chiederemo la disponibilità dei nostri due tesserati. Si parla di tutela della nazionale ma vogliamo pressare i nostri interlocutori - commenta il massimo dirigente versiliese - perché ci sembra fortemente ingiusto che ci privino di Verona e Rossi nella fase più importante della Coppa Italia. Forse lo fanno per evitare loro possibili infortuni? Questo concetto non regge, perché vale esattamente il contrario anche per noi, per gli incidenti ai quali, facendo i debiti scongiuri, potrebbero andare incontro nella competizione europea che si disputerà in Francia. Staremo a vedere, ma certamente non molleremo».

Angelo Cupisti