Silva a Valdagno per il bis scudetto e il sogno Eurolega

Il portoghese è stato acquistato assieme a Gil. «Lodi e Viareggio le rivali più insidiose per il tricolore Stimo molto il tecnico Vanzo, anche come persona».

Scritto da Il Giornale di Vicenza - Pubblicato il 29/08/2012 - 09:01 - Ultima modifica

VALDAGNO
C´è grande entusiasmo nel club biancoceleste per l´arrivo del campione portoghese Silva. «Sergio mi ha sempre affascinato per il suo carisma e il modo in cui si gestisce in pista – dice il presidente Paolo Centomo - E sa come incutere paura agli avversari.
La scelta su di lui non è stata casuale, ma fatta per garantire quella continuità di risultati che è mancata lo scorso anno. Siamo convinti che avrà da insegnare molto anche ai più giovani. E con Gil farà da allenatore anche alle giovanili della società».
Silva, lei è conosciuto per la grinta che mette in pista ma anche per una rara sensibilità nei rapporti con il nucleo famigliare. Quanto le ha pesato allontanarsi dal Portogallo?
«In Patria ci sono ancora mia madre, un fratello minore e uno maggiore. Ma anche un figlio che amo moltissimo ma che ho poche occasioni di vedere e che vorrei avere più vicino. Josè Ferdinando nacque nel 2001, proprio nel mio stesso giorno, il 5 giugno, e porta il nome di mio padre che non c´è più, una cosa che ci legherà per sempre.
Voglio dargli il massimo per il futuro. Nel 2004 conobbi Serena a Prato e il 10 settembre di due anni fa nacque Matteo. Sono entrambi con me in questa esperienza valdagnese e potete ben capire quanto questa cosa sia importante per me».
Prima Prato, poi Follonica, quindi Bassano. Rispetto a quella prima esperienza italiana si sente cambiato sotto il profilo caratteriale e tecnico?
«Posso tranquillamente dire che non si smette mai di imparare. Prima a Candelaria con Dantas e poi a Benfica con Senica sono state esperienze importanti.
Sotto il profilo caratteriale la mia grossa trasformazione c´è già stata. Do sempre il massimo, sono sempre pronto a difendere colori e maglia contro tutti».
Il suo rientro in Italia ad un certo punto sembrava orientato in direzione Lodi. Cos´è successo con il Valdagno?
«Ci siamo parlati poco, ma è bastato. La società biancoceleste non solo vuole vincere nuovamente lo scudetto, ma anche l´Eurolega. Un progetto migliore di questo non me lo potevo aspettare».
Ritroverà Franco Vanzo con il quale aveva vinto un Tricolore a Bassano…
«Lo scudetto conquistato la scorsa stagione sicuramente è anche merito suo. Ha dimostrato di essere un allenatore molto bravo. Lo stimo moltissimo anche come persona e a me ha dato tanto».
Fra partenze e arrivi la Recalac ha subito una profonda trasformazione. Crede ci saranno difficoltà per questo nuovo mix?
«No. All´interno della rosa ci sono tanti elementi con una notevole esperienza e questa sarà utile per cementare il gruppo. Se si vuole vincere si dev´essere tutti d´accordo».
Affianco stavolta si troverà Pedro Gil.
«Credetemi, è molto meglio averlo come compagno che come avversario! Ne so qualcosa per esperienza diretta anche nello scorso campionato di Primeira Divisao portoghese. È un grandissimo giocatore, dalle qualità straordinarie, assolutamente imprevedibile. Ma bravo anche a livello di spogliatoio».
Il portiere titolare sarà il promettente Gnata.
«Di lui tutti mi hanno detto un gran bene e io ci credo. Ha tutte le qualità per diventare un grande campione. Sono convinto che tutti lo aiuteranno».
I dati dicono che lei è un difensore atipico vista la naturalezza con la quale sa fare anche i gol.
«Diciamo che è un qualcosa che fa parte del mio modo di giocare.
Ma la cosa più importante e che mi fa maggiormente contento è che la mia squadra vinca».
Molte squadre si sono rinforzate e si prospetta una stagione ancora più spettacolare della precedente. Ha già individuato gli outsider più accreditati alla corsa al Tricolore?
«Le più credibili credo siano Lodi e Viareggio».
Proprio con il Lodi, sabato 13 ottobre, al PalaLido, ci sarà la finale della Supercoppa. Il presidente Dattanasio si sarebbe già detto certo di venire a fare il colpaccio.
«Forse il discorso va rimandato alla prossima stagione. Se vincerà la Coppa Italia».
L´ultima volta che ha incrociato il Valdagno è stata in Eurolega e i biancocelesti si imposero sul Benfica con un clamoroso 11-5…
«Per noi andò tutto storto. Ma il Valdagno meritò di passare il turno con una partita perfetta e perché fece di tutto per vincere. Con un po´ più di buona sorte poteva arrivare fino in fondo».

Sulla carta d´identità portoghese sta scritto Sergio Alberto Chacim Beja de Graça Silva. Nella consuetudine lui è Sergio Silva, ribattezzato affettuosamente dagli amici “Sergione” per il suo fisico possente. È nato a Lisbona il 5 giugno 1974 ed hockeisticamente è cresciuto nelle fila dell´Alverca per arrivare nel 1995 a Barcelos. 
È un difensore con il vizio del gol (34 la scorsa stagione al Benfica).
Di assoluto prestigio il suo palmares: in Italia ha conquistato 3 scudetti, 2 Coppa Italia e 2 Supercoppa; in campo internazionale un´Eurolega e una Coppa Intercontinentale nel 2007.
Sergio Silva lasciò il suo Paese nella stagione 2004/2005 per approdare in Italia, a Prato. In seguito, dal 2005 al 2007 fu nelle fila del Follonica per poi passare nel Bassano. Con Franco Vanzo fu protagonista del secondo scudetto bassanese. Il ritorno in patria nel campionato 2009/2010 al Candelaria. Stagione d´oro la scorsa, con il Benfica di Luis Senica, con cui ha conquistato anche la Supercoppa Europea.

Giannino Danieli

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