«È l’Amatori l’unica rivale del Valdagno»

L’ex giallorosso sperava di tornare a Lodi: «Forse qualche collaboratore di D’Attanasio non voleva». Citterio promuove la “rivoluzione” e fa le carte al campionato.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 20/08/2012 - 09:30 - Ultima modifica

LODI
Per chi segue l'hockey da qualche anno Roberto Citterio non ha bisogno di presentazioni. Prima un glorioso passato da giocatore a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta con la conquista di una Coppa Cers nel 1987 con la maglia dell'Amatori, poi il ritorno nell'anno della promozione in A1, e infine l'esperienza da allenatore. «Il giallorosso è rimasto nel mio cuore», dice, infatti quando può ancora oggi segue con passione l'Amatori. L'ultima apparizione al “PalaCastellotti” e stata in occasione della “final eight” di Eurolega che aveva seguito, in compagnia dell amico ed ex compagno Massimo Nava, anche nei gironi preliminari con la trasferta a Lisbona.
Per lui la scorsa stagione è stata positiva per i giallorossi: «L'Amatori ha riportato a Lodi un trofeo che mancava da molti anni - spiega -, l’ambiente meritava un titolo che ha ridato grande entusiasmo. La stagione poteva finire meglio, ma nei play off l’Amatori ha avuto la sfortuna di affrontare in semifinale il Valdagno, che comunque era una squadra molto attrezzata, in un momento particolare. I veneti erano al top, mentre i lodigiani non sono riusciti a esprimersi al meglio. A fine stagione ho sentito Marzella: era molto amareggiato per come si e conclusa la stagione. A mio avviso comunque e stato fatto un lavoro molto positivo».
In estate però sono cambiate molte cose e la squadra ha sostituito parecchi elementi: «Quella che sta per iniziare la nuova stagione mi sembra una squadra più completa rispetto a quella dell’anno scorso. Velazquez, se è ancora quello di qualche anno fa, è un ottimo acquisto: un giocatore in grado di trasmettere una certa mentalità. Tataranni ha sempre segnato molto: ha caratteristiche diverse da Antezza, ma non lo farà rimpiangere. Illuzzi è uno dei giovani più interessanti dell’hockey attuale e si può adattare in diversi ruoli. Joao Pinto e un po' una scommessa: in Portogallo ne parlano molto bene, bisognerà vedere come si adatterà al nostro campionato».
Sulla carta pero anche le altre squadre si sono rinforzate: che stagione sarà?
«Il Valdagno si è assicurato due fenomeni anche se Sergio Silvia non è più quello di un tempo. Pedro Gil invece resta un fuoriclasse. Sulla carta i veneti partono davanti a tutti, ma l’Amatori può dire la sua. Tutte le altre, a cominciare dal Viareggio, mi sembrano meno attrezzate. Mi auguro che sia una stagione senza squadre che abbandonano o si ridimensionano, come purtroppo e successo qualche volta negli ultimi anni».
Tempo fa si era ipotizzato un possibile ritorno di Citterio a Lodi, al fianco di Marzella: «Avevo dato la mia disponibilità e mi sarebbe piaciuto riavvicinarmi all’Amatori come collaboratore di Marzella - chiude l’ex giallorosso -. Anche a Pino piaceva l’idea, ma non se ne è fatto niente. Forse tra i collaboratori di D’Attanasio c'era qualcuno a cui la cosa non stava bene».

Mario Raimondi

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