Una nuova Spagna e un Portogallo affamato le avversarie dell'Italia a Paredes

Manca un mese agli europei senior di Paredes e da lunedì 6 agosto parte le preparazione delle due formazioni più accreditate al titolo: Spagna e Portogallo. L'Italia, inizierà a sudare qualche giorno dopo, a partire da venerdì 10 agosto nel ritiro di Grosseto. Tante novità, soprattutto per la Spagna che volta pagina dopo 12 anni di successi praticamente ininterrotti.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 04/08/2012 - 15:28 - Ultima modifica 15/08/2012 - 09:21

Chi dorme tra guanciali d’oro è certamente Carlos Feriche, il C.T. della Spagna, che ha disposizione una vasta schiera di talenti, tanto da poterne escludere alcuni ancora giovani e davvero molto forti. Così Feriche ha scelto la linea del rinnovamento della rosa, utilizzando questo europeo come trampolino di lancio per i prossimi mondiali in Angola. Con l’obiettivo, comunque, della vittoria.
Il C.T. delle furie rosse ha fatto una prima selezione, con una decisa riduzione dell'età media dei convocati: rispetto all’ultimo Mundial di San Juan, infatti, sono rimasti solamente 4 giocatori Sergi Fernández, Jordi Bargalló, Marc Gual e Pedro Gil, che resta il capitano della squadra. Tra i canvocati della preselezione ci saranno Jordi Adroher e Romà Bancells, che furono nella preselezione dell’ultimo mundial (ma i due non sono delle novità assolute, avendo già hanno disputato il Mondiale 2009 e l’Europeo del 2010) Al debutto con la nazionale senior ci sono 5 elementi, che hanno già vestito la “camiseta roja”, oltre che nelle giovanili, anche nella Coppa delle Nazioni e nella Coppa Latina. Si tratta di Xavier Puigbó, Josep Lamas, Enric Torner, Marc Coy, Cristian Rodríguez e Toni Pérez.

Curioso il fatto che nelle convocazioni risultino solamente due portieri, Sergi Fernandez (Barça) e Xavier Puigbi (Noia), con l’opinabile esclusione del portiere due volte campione d’Europa  Xavier Malian, titolare della nazionale under 23. Ma ancora più rumorosa è l’assenza di Guillem Trabal: il portiere del Reus, che in carriera vanta qualcosa come 5 titoli mondiali ed altrettanti europei, è rimasto vittima del cambio generazionale , nonostante i suoi 33 anni li porti proprio bene.
Ma sono tante le stelle a cui ci eravamo ormai abituati e che non verdemo con questa nazionale: da Marc Torra a Mia Ordeig, così come Titi Roca e Raul Marin, il capocannoniere dell’ultimo mondiale.
Il Barcellona, che da sempre fornisce giocatori alla selezione, avrà solo 2 rappresentati, Sergi Fernandez e Gual, mentre il club con più esponenti è il Liceo La Coruña campione d’Europa, che schiera il fenomeno Jordi Bargallò, J. Lamas e Toni Perez. Per il resto abbiamo esponenti di Vic con Bancells, del Reus Deportivo, che propone un giocatore duttile e veloce come Adroher, e di tre squadre non di prima fascia che propongono alla nazionale tre giovani interessanti: Marc Coy del Calafell, C. Rodriguez del Vendrell e il figlio d’arte Enric Torner.
Anche l’Italia fornirà un grande giocatore: Pedro Gil del Valdagno, nel quale brillerà la stella, capitano e trascinatore di questa Roja.
La Spagna parte comunque come la favorita numero uno: non solo perchè è campione d’Europa da 6 edizioni consecutive. Il dominio delle Furie Rosse ha avutro inizio con l’Europeo del 2000 di Wimmis e da allora sono arrivati anche 5 campionati mondiali. L’unica manifestazione persa è stato il mondiale del 2003 di Oliveira de Azemeis, quando uscì in semifinale 4-3 contro l’Italia di capitan Rigo, Orlandi, dei fratelli Bertolucci e Michielon.

Proprio il Portogallo è la principale antagonista e le paure, in casa spagnola, sono giustificate. I lusitani, infatti, in casa hanno vinto ben 8 dei 9 campionati europei giocati dal 1947. L’unica sconfitta è maturata nel 1985, a Barçelos, eda strappare il titolo ai portoghesi fu proprio la Spagna dei fratelli Torner (padre e zio di Enric).
L'europeo 2010 andò come detto alla Spagna, che battè il Portogallo con un largo 8-2 a Wuppertal, con Mia Ordeig e Pedro Gil che misero una pietra sulla vittoria già nel primo tempo. I lusitani crollarono nella ripresa e Jordi Bargallò con una doppietta, Titi Roca e Adroher chiueso i conti con un trionfo.
Nel Portogallo, il C.T. Rui Neto ha inserito alcuni giovani interessanti, ma l’ossatura è formata prevalentemente da giocatori del Benfica campione di Portogallo. Dal Benfica troviamo quattro elementi: il portiere Ricardo Silva, il capitano Valter Neves e, soprattutto,  due giovani dal grande futuro come Diogo Rafael e il mancino Joao Rodrigues, talenti dalla classe cristallina. Il Porto fornisce alla nazionale tre giocatori, con situazioni ben differenti tra loro. Partiamo dal veterano Reinaldo Ventura, che con 134 presenze è il giocatore che ha indossato più volte la casacca rossoverde. Gonzalo Suissas invece, con i suoi 22 anni, è uno dei nuovi giocatori di talento più attesi; infine troviamo Ricardo Barreiros, che dopo aver conquistato le ultime due edizioni di Eruolega con il Liceo la Coruna, è stato acquistato dai “Dragoes” facendo così ritorno in patria. Gli altri convocati sono Diogo Almeida dell’Oliveirense, Jorge Silva del Candelaria ed i due giovani Helder Nunes del Braga e Gonçalo Alves dello Sporting Lisbona.
Un Portogallo formato da un mix di esperienza e gioventù in cerca di conferma, ma con grande fame di successo. C’è tanta qualità, ma nelle dichiarazioni pre europeo di Feriche e Rui Neto si leggono molte attenzioni nei confreonti dell’Italia, che potrebbe lavorare bene ed inserirsi come outsider. Mariotti è una vecchia volpe e l’hockey è uno sport che ci appartiene. Il momento più nero è forse alle spalle, bisogna solo lavorare duro e lavorare bene.
La Spagna, per vincere tutto, ha fatto solamente così.

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