NOVARA
I tifosi e gli appassionati di hockey possono, almeno per ora, tirare un sospiro di sollievo. I rumors diffusi negli ultimi giorni sul possibile trasferimento a Seregno della squadra trentadue volte scudettata sembrano essere, almeno per ora, scongiurati. Questo, grazie alla ferma volontà del presidente Gianfranco Giuratrabocchetti e delle tante figure storiche della dirigenza novarese, di mantenere ben saldo il legame con la città e con il territorio. Certo, la situazione è complessa e il pericolo di decisioni dolorose rimane, comunque, concreto: «Abbiamo avuto l'ennesimo incontro con l'assessore allo sport Giovanni Agnesina - spiega Giuratrabocchetti - e ci ha promesso aiuto concreto a brevissimo, sia per il reperimento di partner sia per l'assegnazione di una sede societaria che sia decorosa (a oggi questa è in un magazzino del palazzetto Stefano Dal Lago ndr). Anche perché il tempo stringe: entro il 4 luglio dobbiamo concretizzare l'iscrizione».
«L'intenzione - prosegue il presidente - è ovviamente quella di rimanere a Novara e di poterlo fare riportando in alto il nome del Hockey Novara. Perché ciò avvenga, però, servono determinati presupposti. Il discorso con Seregno è nato soprattutto perché a oggi non abbiamo una casa. Non abbiamo un palazzetto in cui allenarci, in cui far allenare le giovanili. Dobbiamo fare i salti mortali e, comunque, l'attività della prima squadra, per la quale compiremo investimenti importanti, ne risulterà fortemente limitata. Non penso che meritiamo questo trattamento, siamo l'unica realtà cittadina assieme al Baseball che militerà nella massima serie».
Dunque la porta a Seregno non è del tutto chiusa? «Venerdì mattina avremo un incontro con l'amministrazione di Seregno, cui ovviamente farebbe piacere accogliere una realtà importante nel panorama hockeystico come lo è la nostra. Forse lì riusciremmo ad avere quell'attenzione che qui ci manca. Non riusciamo ad avere nemmeno la precedenza nell'assegnazione delle palestre... ci hanno proposto di allenarci al Dal Lago dalle 23 alle 24! A ogni modo non trasferiremo la società a Seregno, questo è certo: quel che potrebbe capitare, a causa della situazione creatasi, è che giocheremo le partite interne lì e non a Novara. Speriamo di cuore che ciò non avvenga, soprattutto per i tifosi».