Squeo lascia l’Amatori e sbatte la porta

Il giocatore arrivato lo scorso Natale sarà presentato ufficialmente stasera dal Sarzana: «Anche se mi avessero proposto un rinnovo non avrei accettato».

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 22/06/2012 - 11:57 - Ultima modifica

LODI
Il giorno dopo le clamorose partenze dei due argentini Montigel e Romero, che hanno lasciato Lodi dopo tre anni, e ufficializzata dal diretto interessato quella di Antezza, la società giallorossa completa il suo mercato in uscita salutando anche Leonardo Squeo. Con questo ennesimo addio, previsto ormai da diverse settimane, salgono così a quattro le pedine dello scacchiere giallorosso mosse in uscita, in pratica metà della rosa che ha chiuso la scorsa stagione. Uscite a cui corrisponderanno delle entrate, anche se certamente non nello stesso numero, data la scelta societaria e tecnica di ridurre di un elemento la rosa portandola da otto a sette esterni di movimento, cui verranno aggiunti di volta in volta un giovane lodigiano (quasi sicuramente Stefano Curti) o il veterano Gigio Bresciani.
Preso il bomber dello scudetto valdagnese Massimo Tataranni e attesa a giorni l'ufficialità dell'acquisto del talento portoghese Joao Pinto, la società lavora per accelerare la trattativa che dovrebbe portare in riva all'Adda Domenico Illuzzi e per trovare il degno erede di Montigel.
Intanto nella giornata di oggi Leo Squeo diventerà a tutti gli effetti un nuovo giocatore del Sarzana. Sarà presentato ufficialmente in serata nella città ligure dove ritroverà Alessandro Cupisti, già suo allenatore a Viareggio. Il giocatore, conclusa la sua breve parentesi a Lodi, dove era arrivato come “regalo di Natale” a Marzella, commenta così il suo addio all'Amatori: «Evidentemente era destino che la mia avventura a Lodi durasse pochissimo - attacca Squeo -. Non mi aspettavo di essere riconfermato e sinceramente se anche mi avessero proposto un rinnovo avrei scelto di andare via, perché ho notato che tutti i sacrifici che io ho fatto in questi mesi non sono stati ripagati dalla società».
L'ex di Viareggio, Seregno e Molfetta ci tiene poi a smentire le voci di un possibile litigio con Marzella circolate tempo fa: «Sono tutte stupidaggini - replica deciso Squeo -. Mi ha portato lui a Lodi, figurati se vado a litigare proprio con Pino. Tutto è nato da quella sera a Valdagno quando chiesi il cambio solo perché ero troppo nervoso, lui non la prese bene e nello spogliatoio ci fu un chiarimento come ce ne sono tanti all'interno di un gruppo e tra persone vere. Poi nella gara successiva lui non mi fece giocare e tutti hanno pensato che fosse successo chissà che cosa: la realtà è che io sono un individualista e un elemento come me, in un gioco corale come quello di Pino, può fare molto bene ma anche molto male e lui quella sera pensava che io potessi fare male. Ma il mio rapporto col mister è e rimane ottimo, non è certo lui il motivo che mi ha portato a lasciare Lodi».
Un'avventura, quella giallorossa, che in ogni caso Squeo archivia positivamente: «Sono stati mesi bellissimi e intensi, l'unico mio rammarico è non aver potuto essere decisivo come avrei voluto nelle partite importanti, anche se penso che contro il Follonica nei play off, quando eravamo in difficoltà, un contributo importante l'abbia dato anch'io - chiosa -. Vado via portando un ricordo incredibile della gente di Lodi e di tutta la città, un posto meraviglioso in cui dovunque si parla di hockey e c'è una passione che non esiste da altre parti. Mi ha davvero sbalordito. E me ne vado con l'orgoglio di avere giocato una “final eight” di Eurolega a Lodi davanti a questo palcoscenico unico».

Stefano Blanchetti

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