Jordi Bargallò spinge il Liceo La Coruña a un clamoroso bis in Eurolega

Il Liceo La Coruña si riconferma per il secondo anno consecutivo sul tetto d'Europa. I galiziani battono il favoritissimo Barcellona al termine di una finale splendida, decisa negli ultimi 30 secondi da una rete di Barreiros che ha spezzato l'equilibrio a favore dei galiziani. All'ultimo secondo il gol su punizione di Jordi Bargallò, il miglior giocatore dell'Eurolega, decisivo in ogni fase della Final Eight.

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Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 27/05/2012 - 19:11 - Ultima modifica 05/06/2012 - 08:49

Jordi Bargallò, miglior giocatore dell'Eurolega 2012 di Lodi.

Foto Marzia Cattini


La festa del Liceo dopo la premiazione.

Foto Marzia Cattini

Il Liceo la Coruna, contro ogni pronostico, vince l'Eurolega 2012, giocando una partita perfetta contro il nemico di sempre, il Barcellona, che viene battuto 4-2 con la rete della vittoria a 27" dalla fine. Immenso Jordi Bargallo, strepitosi i fratelli Lamas, Miras e Barreiros.  
Prima del match sul volto dell’allenatore del Barcellona Gaby Cairo si nota un flebile segno di emozione, cosa che non traspare dall'allenatore dei galiziani Carlos Gil tranquillo e sereno. E' un piccolo segnale, ma alla fine sarà determinante, perchè il Liceo ha giocato come chi non aveva nulla da perdere, mentre il Barcellona ha pagato la pressione di dover vincere a tutti i costi. Forse è solo questa la differenza tra una corazzata ed una squadra "normale" con una stella meravigliosa, Jordi Bargallò.
La gara che vi raccontiamo è di quelle da tramandare ai nipoti, per le emozioni e per lo spettacolo. Al match hanno assistito circa 1.200 spettatori: poco, troppo poco per una sfida che nell'hockey europeo vale tutto. 

Il tecnico del Barcellona decide di schierare tra i pali Egurrola, spedendo Sergi Fernandez al "banquillo" e regalando l'ultima gara europea da titolare a Beto Borregan, che spazia a tutta pista con Reinaldo Garcia, Torra e Ordeig. Gil risponde con il classico starting five del Liceo: Xavier Malian tra i pali, Bargallò uomo ovunque, Barreiros a "pungere" offensivamente ed i fratelli Lamas, Eduard e Josep, che effettuano un lavoro difensivo pazzesco. 

PRIMO TEMPO
Il primo brivido della gara lo regala al 3' Reinaldo Garcia, con un missile dal limite che scheggia la parte alta della traversa di Malian. Passano 90" e un rasoterra beffardo di Reinaldo Garcia passa sul primo palo, portando in vantaggio il Barça. Palla al centro e Josep Lamas dalla destra trova uno splendido rovescio incrociato, che si infila sotto il "sette"  alla destra di Egurrola. In 13" due emozioni e siamo sull' 1-1.
Nel frattempo si scalda Jordi Bargallò, che fornisce lampi di classe con un paio slalom, che servono a tenere alto il livello di guardia dei catalani. Oltretutto la coppia arbitrale tende a punire con troppo zelo gli interventi liceisti, utilizzando due metri di giudizio diversi, che però vengono unificati col passare dei minuti. I due fischietti lasciano correre molto, ne guadagna lo spettacolo, in una gara assolutamente non violenta.
Al 12' dialogano Bargallò e Lamas, il cui inserimento crea una falla difensiva, ma la conclusione è centrale ed Egurrola si salva. Passano pochi secondi e Pascual ritarda il tiro da buona posizione, rinunciando a battere al volo.
Dopo due minuti Torra dà spettacolo con un'azione ubriacante, impegna Malian, poi recupera la sfera in allungo su Bargallo e tira nuovamente, mancando la porta. Passano 30" e uno slalom di Mia Ordeig è preda di un Malian che acquisisce sicurezza col passare dei minuti. 
Il time out di Cairo serve per chiarire le idee e in pista rivediamo Panadero con Ordeig, Alvarez e Gual, mentre gli esterni di Gil sono Miras, Barreiros con E. Lamas e Pascual. L'argentino al 17' prova un dribbling, guadagnandosi una punizione Dal limite: sulla conclusione si crea una mischia, con Panadero che perde il bastone: così Pascual è libero di tirare, ma Egurrola in posizione dice no.

Al 18', dopo aver goduto di 4 minuti per rifiatare, rientra Bargallò; ma il match vive una fase lenta dove si pensa più a difendere che ad attaccare; così Gil per muovere le acque inserisce Toni Perez che garantisce maggior profondità.
Quando il primo tempo sembra chiuso, arriva la magia che solo un campione può compiere: il Barcellona perde la sfera, ne nasce un contropiede 3 contro 2, con Jordi Bargallò che conclude sul primo palo la transizione siglando il 2-1. Ribaltato il punteggio dal Liceo quando all'intervallo mancano solo 5 secondi. 

SECONDO TEMPO
I blaugrana devono rimontare e Cairo inserisce un quintetto "ragionatore" con Gual, Ordeig, Torra e Panadero, mentre Gil opta per il classico starting five di partenza: i fratelli Lamas insieme a Barreiros e Bargallò, con Malian in porta che strappa applausi per due respinte su diagonali insidiosi di Torra. Al 4' Panadero prova un numero dietro porta, ma E. Lamas lo colpisce con una steccata sul pollice fratturato appena un mese fa. L’intervento è “chirurgico” per la precisione del colpo, ma non succede nulla di grave a livello fisico, mentre a livello psicologico si, con Panadero che s'innervosisce ulteriormente. E già i blaugrana non sembravano tranquilli. 
Al 6' gran numero di Bargallò che, in girata dal limite, colpisce una traversa a botta sicura. Il Liceo sembra molto più in partita rispetto al Barça. Poco dopo Barreiros fa partire un filtrante millimetrico per Lamas, che in piena corsa non riesce a toccare la sfera per battere Egurrola: la pallina è preda di Gual che viene agganciato da Bargallò. Il capitano biancoverde rimedia un blu, con Marc Gual che trasforma di precisione il tiro di prima insaccando il 2-2.
Gil finalmente inserisce Miras, mentre Josep Lamas è perfetto nelle chiusure. Il Barcellona ha poche idee e giustamente cerca con insistenza Torra, mentre Alvarez prende il posto di Panadero. Il numero 9 blaugrana lotta come fosse un ragazzino alle prime armi in mezzo all'area. Al match non ha dato molta qualità, ma "quantità" tantissima.
Al 12' per la prima volta si scalda il palazzetto, che apprezza l'hockey veloce, ricco di tocchi di prima. Insomma, lo spettacolo. Un occhio va al cronometro: la situazione falli è di 9 pari, quando Cairo ripropone Borregan, che gioca gli ultimi spezzoni di una competizione europea di una carriera strabiliante.
Al 14' Alvarez, che già un paio di volte aveva accentuato la caduta, questa volta viene punito e scatta il decimo fallo: Lamas, nell'esecuzione attende un movimento di Egurrola che non arriva mai, fermo com'è sulla sua posizione; l'ultimo tentativo del liceista, in extremis, è un gancio, che però si perde alto a sinistra. 
Nel Barcellona Pablo Alvarez non parte mai in velocità ed è troppo impreciso, mentre Bargallò mostra lezioni d'alta scuola di tecnica e trattamento palla. A 8' dal termine arriva il decimo fallo dei galiziani, ma Malian emula "el pulpo" (il soprannome di Egurrola) che 30" dopo mostra al pubblico perchè porta questo soprannome, ribattendo due volte un tiro velenoso di Bargallò.
Cairo vuole vincerla e schiera la "prima linea" con Panadero, Ordeig e Torra, togliendo Gual, mentre Toni Perez impegna Egurrola da vicino. Il pressing del Liceo toglie ossigeno alla manovra blugrana: a Gil piace attaccare e non aspetta certo gli avversari, tenendoli sempre sotto pressione.
L'ex "pichici" Toni Perez dà profondità al Liceo e in girata da due passi, con tiro dal basso verso l'altro, colpisce una clamorosa traversa, la seconda dei biancoverdi. La sfida è meravigliosa ed i circa 1.200 spettatori gradiscono ampiamente. Un peccato per chi si è perso questa finale. Soprattutto per ciò che accade a 27" dalla fine.
Jordi Bargallò con una magia pesca Barreiros, completamente dimenticato da Ordeig, il quale da centro area tira forte e secco battendo Egurrola. 3-2 per il Liceo, il Barca è matato. 
Da non credere. La gente si emozione in tribuna, quest'hockey è poesia e gli ultimi secondi sono adrenalina pura: Cairo toglie Egurrola ed inserisce Torra per giocare con 5 uomini di movimento, contro i 4 del Liceo. Si creano tre mischie, ma Malian è tentacolare. Ha solo 23 anni e possiede un talento spaventoso. Una pallina finisce all'angolo, mancano 6 secondi e Panadero ha uno scatto di nervosismo: blu e punizione di prima. L'emozione la si respira nell'aria. Tutti pensano che Jordi Bargallò andrà all'angolo, siamo 3-2 e mancano sei secondi. 
Invece no: gancio, contro gancio, con la coda dell’occhio controlla la rincorsa dei difensori, ma non arriva nessuno. Poi alza la sfera e con classe schiaccia in rete, mostrando coraggio, spavalderia, talento, un mix di tutto. A 2" dalla fine il Liceo la Coruna è sul 4-2 e porta a casa l'Eurolega lodigiana. La festa inizia dopo il lungo applauso tributato da tutti presenti a Borregan, che piange come un bambino. È stata l’ultima gara di un vincente, che però chiude la stagione con una sconfitta. Poco male per chi in carriera ha sollevato 58 trofei.
Così inizia la festa del Liceo. Vincere è difficile, ripetersi è una cosa impossibile impossibile? No, Gil e i suoi ragazzi sono nella storia, sembra una favola, invece è la meravigliosa realtà di un gruppo di ragazzi semplici, umili che sono campioni d’Europa per la seconda volta consecutiva.

 

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