Festa fa il solista nell’orchestra Amatori

Con i cinque gol di Breganze l’attaccante è salito a quota 93 con la maglia giallorossa. «Quando giochiamo in questo modo diventiamo incontenibili».

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 19/04/2012 - 13:02 - Ultima modifica

LODI
A Breganze è andata in scena la Festa dell'Amatori. È stato il trascinatore assoluto nella goleada di martedì, l'eccellenza del singolo che si esalta ed emerge in una coralità armonica e perfetta. Un Amatori così bello e spettacolare mette in evidenza le straordinarie qualità del ragazzo di Matera e lui, come già fatto altre volte quest'anno (su tutte il 4-1 sul Viareggio griffato da una sua tripletta), esalta il gioco predicato e applicato in pista da Pino Marzella risultandone il terminale infallibile, capace a suon di gol di archiviare con una certa naturalezza anche le pratiche più ostiche, come quella di martedì sera in Veneto.
Con il pokerissimo servito agli uomini di Marozin, Sergio Festa è diventato il capocannoniere dell'Amatori in campionato con 28 reti (scavalcato il "fratello maggiore" Antezza fermo a 25) che, sommate alle 6 in Coppa Italia e alle 4 in Eurolega, fanno 38 in stagione e 93 totali in maglia giallorossa. Vale a dire il terzo marcatore nella classifica dei cannonieri "all time" di questa società, alle spalle del compagno Ariel Romero (primo a quota 149) e dell'ex capitano Alan Karam.
Prossimi i 100 gol in giallorosso dunque anche per Festa che, il giorno dopo il successo sui rossoneri, non nasconde la sua soddisfazione: «È stata una bella prova di forza - ammette il numero 9 dell'Amatori -, abbiamo fatto una grande partita, a tratti siamo stati perfetti contro un avversario molto temibile che veniva da una serie di risultati importanti. Sapevamo che Breganze era una tappa fondamentale per la lotta per il primo posto, dovevamo vincere e ci siamo riusciti sfoderando a mio avviso una delle prove migliori della stagione. Quando giochiamo con questa tranquillità e facciamo alla lettera quello che ci chiede Marzella diventiamo incontenibili e facciamo partite di questo livello. Abbiamo ancora 5 punti sul Viareggio, mancano tre partite, ma fino a quando non ci sarà la matematica non possiamo abbassare la guardia: sappiamo che vincendone due saremo primi, ne abbiamo due in casa a fila e speriamo di chiudere il discorso qui per concentrarci sui play off».
Poi Festa celebra i suoi cinque gol di Breganze: «La mia prestazione? Sono contento, è normale, sabato con l'Iserlohn sapevo di non avere fatto bene, avevo voglia di rifarmi. È andata bene, tutti siamo stati perfetti e io quando sono così tranquillo e sereno, quando sto bene fisicamente, riesco a fare partite così, in cui tutto mi viene naturale».
Ma nella serata perfetta di Breganze tutti gli uomini impiegati da Marzella hanno recitato un copione spettacolare e vincente. E se Antezza, formidabile in cabina di regìa e a tutta pista, stavolta non ha segnato, ecco che Platero, autore di un alza e schiaccia “alla Pedro Gil”, è arrivato a quota 16 gol in campionato, migliorando il suo score realizzativo della passata stagione, senza contare il suo lavoro in marcatura che ha annullato un certo Josi Garcia. Per un "Cabezon" che segna di più, nonostante giochi dietro e non davanti, c'è un Montigel che, trasformato da Marzella nell'interpretazione del suo ruolo, segna molto meno (solo 6 le reti in campionato del capitano, che però è il bomber giallorosso in Eurolega con 5 gol), ma riesce comunque a realizzare "perle" come quella del 6-2, una volée da applausi per potenza e coordinazione. Un'orchestra perfetta quella giallorossa che, orfana di due interpreti come Romero e Motaran, riscopre uno Squeo in continua crescita (ottima prova e gran gol il suo, il quinto consecutivo tra campionato e coppa), e sempre più a suo agio nello scacchiere marzelliano, e un Bresciani, (autore del suo primo centro in campionato) finalmente a posto fisicamente e bene in ritmo nei pochi minuti in cui è stato impiegato. E se l'Amatori continuerà a giocare così, la Festa giallorossa potrebbe non rimanere solo quella di Breganze...

Stefano Blanchetti

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