Reus Deportiu: conosciamo gli avversari dei giallorossi nella caccia all’Europa

Scritto da Lodinotizieit - Pubblicato il 19/04/2012 - 12:44 - Ultima modifica

L’Amatori si rituffa in campionato il 17 aprile dopo il sorteggio che li ha accoppiati al Reus: vediamo di conoscere meglio gli avversari dei giallorossi nella caccia all’Europa.
Forse il Reus Deportiu era la miglior scelta possibile in un novero pretendenti di tutto rispetto: insieme a Liçeo La Coruna e Barcellona, formano un gruppo d’elite che ha conquistato le ultime 5 edizioni dell’Eurolega.
Ma cosa rappresenta il Reus per questo hockey? Tanto, tantissimo, fin dagli albori, quando tra il 1967 ed 1972 conquistò 6 Coppe dei campioni consecutive, ripetendosi, per la settima Coppa, nel 2009 a Bassano: un successo che li ha portati poi a vincere la Coppa continentale (nell’hockey si chiama così, è la relativa supercoppa europea del calcio) e la Coppa intercontinentale. Ma tra le vittorie europee registriamo anche le due Coppe CERS consecutive del 2003 e del 2004, l’ultima contro il Bassano, che a quanto pare ricopre il ruolo di porta fortuna dei catalani.
Per vedere la forza del Reus non occorre comunque sfogliare almanacchi o ricorsi storici, basta soffermarsi sulla passata stagione, dove il Tecnol Reus ha conquistato la OK Liga, (il campionato spagnolo), battendo in volata il Liçeo di La Coruna.
Una squadra con grande esperienza, che ha vinto davvero molto negli ultimi anni, grazie anche all’apporto del nostro Matias Platero, che in Catalunya è rimasto due stagioni ed è definitivamente maturato, aiutando la formazione del “rojonegros”, all’epoca allenati da Figueroa, a conquistare l’Eurolega.
Ma quest’anno le cose sono cambiate e i catalani sono incappati in un brutto campionato: in classifica li troviamo al sesto posto, addirittura a -20 dal Barcellona, leader incontrastato della OK Liga, ma a soli 3 punti da Noia, terzo. In Eurolega ha vinto il proprio girone con il minimo sforzo: inserita in un gruppo che rispetto a quello delle italiane potrebbe esser definito ridicolo, il Reus si è limitato a battere i tedeschi del Cronemberg ed i francesi del Coutras, mentre l’unico avversario di livello, l’Oliveirense, è stato fermato sull’1-1 fuori casa e con un 3-3 casalingo. Segnale di una stagione storta? Potrebbe anche darsi, visto l’altalena di risultati che stanno maturando i rossoneri, reduci da due vittorie consecutive, ma fermati fuori casa da formazioni di media caratura, come Pas Alcoy e Igualada. Oltretutto, prima della vittoria sulla pista del Voltregà per 7-4, erano giunte ben 4 sconfitte esterne consecutive.
A tutto ciò aggiungiamo anche l’eliminazione in “Copa del Rey” e del Reus non ne traiamo conclusioni positive per questa stagione. Ma resta comunque una grande squadra, capeggiata da un uomo che per l’hockey è più mitologia che realtà: Josè Luis Paez. Il “Negro” Paez è stato per anni il faro della formazione di Reus, dopo aver portato lustro a Roller Monza e Barcellona, trattando Platero, negli anni passati in Catalunya, un po’ come un figlio. Al momento il fenomeno argentino è out, ufficialmente per un infortunio. Vedremo, non c’è da stupirsi se lo troveremo in pista contro i giallorossi.
Ma non facciamoci trarre in inganno dalla stagione tutta alti e bassi del Reus: tra le sue fila annovera fior di campioni, gente di altissimo livello, anche se è una squadra sbilanciata e votata totalmente all’attacco. Partiamo dal bomber Raul Marin, miglior marcatore del Reus con i suoi 25 gol in campionato, elemento giovane e dotato di un innato fiuto del gol, che sarà da tenere sott’occhio, seguito a ruota da un elemento duttile e prezioso in ogni zona della pista, come Jordi Adroher, prelevato dal Barcellona dopo lo scambio estivo, non senza polemiche, con Marc Gual: Adroher è forse uno dei migliori talenti che la scuola iberica (la migliore al mondo) abbia prodotto. Giocatore stellare, capace di ottimi numeri, sarà certamente il pericolo pubblico numero uno. Jordi Mollet nasce difensore solido, ma con il passare del tempo è cresciuto in fase offensiva, portando un buon bagaglio d’esperienza con i suoi 34 anni. Xavier Caldù ha la stessa età del compagno, ma è un attaccante, tecnicamente molto bravo, con un immensa esperienza personale. Aggiungiamo Albert Casanovas, forse l’unico difensore puro in rosa, elemento pericoloso per le sue potenti conclusioni da fuori.
In porta troviamo il campione del mondo Trabal, uno che non necessita presentazioni, per quanto bene interpreta il delicato ruolo del portiere: semplicemente uno dei migliori del mondo, una sicurezza, con grande esperienza e un bagaglio di vittorie da far invidia.
Se volevamo dello spettacolo, indubbiamente verremo soddisfatti: siamo certi che questo Amatori può combattere contro questi avversari, sia in una partita singola che nella doppia sfida. Bisogna solo attendere venerdì 20 e scopriremo finalmente dove e quando.

Paolo Virdi

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