FORTE DEI MARMI
Una sconfitta ci può sempre stare anche se rimediata in una gara importante come quella di martedì sera con il Lodi.
La squadra di Marzella , dotata di una panchina più lunga scaltra e concreta come sempre, ha approfittato soprattutto del calo fisico registrato dai rossoblù nel finale di gara per strappare una vittoria pesantissima che le permette di tornare in vetta alla classifica.
Quello che è veramente difficile da digerire sono certi episodi che meritano la massima attenzione, da parte di tutti gli addetti ai lavori anche perché, a nostro avviso, stanno portando il nostro sport davvero al limite. Lo sfogo di Roberto Crudeli, campione con la C maiuscola che quanto a correttezza può insegnare davvero a tanti “colleghi”, sviluppato davanti alle telecamere di Rai Sport 2, ha posto infatti l’accento su alcuni momenti del match che devono essere sono degni del massimo interesse.
«Sono molto amareggiato per il metro di valutazione applicato dagli arbitri. Nel primo tempo il nostro Videla è stato espulso per aver… saltato su i pattini – commenta Crudeli - mentre nella ripresa a Platero che ha dato una steccata a Cancela per fargli male, andava mandato subito negli spogliatoi con il rosso. La gara poteva cambiare indirizzo, è chiaro che manca la riprova, ma questi errori hanno influito sull’andamento del match. Anche noi giocatori possiamo sbagliare come pure i direttori di gara ma resta il fatto che il modo di valutare deve essere uniforme, altrimenti una squadra è penalizzata. Per quanto riguarda la gara abbiamo retto alla pari il confronto con la squadra di Marzella».
Gli arbitri perciò ancora sotto accusa ma anche la condotta violenta o le simulazioni di certi giocatori. Aspetti assolutamente da censurare. Gli sportivi che oggi vogliono guardare una partita di hockey in particolare in TV assistono ad uno spettacolo non proprio edificante sotto l’aspetto del comportamento.
Angelo Cupisti