Un Amatori Lodi rimaneggiato batte il Trissino e si ritrova in testa

L’Amatori Lodi batte il 5-2 il Trissino e torna in testa alla classifica. Per i giallorossi non è stata un passeggiata, anche a causa delle assenze di Antezza e Motaran, oltre a quella dello squalificato Marzella. I vicentini hanno disputato una gara ordinata e nel primo tempo hanno impensierito più di una volta Losi, sempre attento. Fra una settimana il match clou a Forte dei marmi.

Scritto da Paolo Virdi - Pubblicato il 22/02/2012 - 08:25 - Ultima modifica 27/02/2012 - 09:32

Il minimo sindacale basta a questo Lodi per riassaporare il gusto della vittoria e tornare in vetta alla classifica. Il Trissino non fa la gara della vita e francamente non sembra nemmeno provare a vincere, anche se gioca un primo tempo guardingo, tenendo in apprensione l’Amatori. Ma un bravissimo Romero e uno Squeo in crescita trascinano i giallorossi alla vittoria per 5-2.

Il Lodi era atteso ad una riconferma, o quanto meno ad un segnale di vita, dopo le tre sconfitte consecutive rimediate a Giovinazzo, Viareggio e Lisbona e seppur con qualche patema i giallorossi son tornati a raccogliere i tre punti. La squadra non è quella brillante di questo autunno, la stanchezza del viaggio a Lisbona si fa sentire e la brutta prestazione mette tensione addosso ai lodigiani, che devono fare il conto anche degli acciaccati, tanto che Bresciani, in panchina al posto dello squalificato Marzella, deve fare a meno di Antezza e di Marco Motaran, forse l’uomo più in forma del momento.

Il Trissino di Luca Chiarello, in ogni caso, non sfigura: impegna per ben sei volte Losi nei primi 9’ ed in un paio di occasioni il portierone lodigiano si deve superare. L’Amatori fa accademia e soffre la tensione, che lo blocca nei primi minuti; sembra aver perso l’aggressività che lo contraddistingueva nel girone di andata, così inizia ad affidarsi alle conclusioni da fuori, che prima (Montigel due volte e Squeo) creano pensieri a Vallortigara, poi si concretizzano nel vantaggio siglato da una fucilata di Romero, non proprio il pezzo forte del numero 5 lodigiano, che sblocca il risultato al 17’. Il Lodi prende fiducia e ringrazia la dea bendata che 1’30” propizia il raddoppio: una pallina gettata in mezzo da Montigel, il cui destinatario era Platero posto sul secondo palo, viene deviata da un difensore nella propria porta, beffando il portiere vicentino. Intanto scalda i motori Squeo, che da sinistra è sempre pericoloso. Così, dopo un coast to coast in progressione, scaglia un tiro ben parato da Vallortigara: ma il nuovo arrivato in casa giallorossa è bravissimo a prendere il rimbalzo e servire Romero che sigla il 3-0 che chiude il primo tempo.

Nella ripresa il Trissino non prova nulla per riaprire la gara: Pallares, forse l’elemento più completo dei veneti, non entra mai negli schemi offensivi, mentre Bertran non incide, soffocato nella manovra da un Platero che si vede poco, ma che si applica più in fase difensiva che offensiva. In pista si vede anche Bresciani, che sta acquistando sempre più il ritmo-partita, in un quintetto inedito con Squeo, Platero e Romero. La gara è tutto tranne che divertente e, dopo il primo vero intervento di Losi, al 15’, Festa serve Romero che di rincorsa infila il 4-0, siglando la sua tripletta personale. La gara non ha più niente da dire se non il tiro ad uno siglato da Bertran e la rete di Pasquale, che infila un preciso schema su punizione dall’angolo alto. Sul 4-2 Losi non corre grossi pericoli e Festa, al 22’, trasforma un generoso rigore accordato al Lodi: Romero, lanciato a rete, finisce dritto contro Vallortigara: il portiere in quei casi non può dissolversi, soprattutto se i suoi gambali sono così voluminosi: ma questo è l’unico errore di un arbitraggio estremamente positivo. Questo va segnalato, viste le critiche mosse negli ultimi tempi alle giacchette grigie.

Al Palacastellotti giunge la voce che il Valdagno ha ribaltato il punteggio con il Viareggio: i veneti sono in uno stato di forma strepitoso, visti i risultati ottenuti con Porto e C.G.C.. Ma questo Lodi è in cima alla classifica e per capire se è veramente fuori dal “tunnel” bisognerà attendere il test probante di martedì a Forte dei marmi, in casa di Gigio Bresciani, allenatore dei giallorossi nelle ultime due gare: “sono soddisfatto del risultato. – esordisce il tecnico pro tempore giallorosso - Eravamo senza due pedine importanti come Motaran e Antezza, oltretutto anche Festa sta combattendo la pubalgia. Ma l’importante era vincere e l’abbiamo fatto riconquistato la testa della classifica, che la cosa più importante.”
Un Bresciani che sta ritrovando il ritmo partita, così come Squeo, visto in crescita “giocando due partite consecutive mi sento meglio, mi fa piacere dare il mio apporto e sto ritrovando il ritmo della gara. Mentre anche Squeo mi è piaciuto molto: non è facile entrare in un sistema di gioco totalmente nuovo, con calma sta ritrovando anche la forma adatta. Ma sono convinto che, soprattutto in vista del finale di stagione, sarà al 100%

Uno sguardo in infermeria, in vista del match di martedì prossimo con il Forte dei marmi. Le condizioni che preoccupano sono quelle di Antezza, Festa e Motaran
Antezza - ci racconta il medico sociale Alberto Segaliniha una pubalgia cronica, oltre ad una contrattura muscolare nella zona cervicale ed un mal di schiena che non lo abbandona. Praticamente non si allena da dieci giorni e dovrebbe star fermo altri 3 o 4, poi sarà recuperato per martedì. Motaran ha subito un elongazione del legamento collaterale esterno e non ha potuto giocare, con il rischio che diventasse poi uno stiramento, mentre Festa ha una cervicalgia complicata, con un forte dolore al collo. Oltre ad una fastidiosa pubalgia. Anche lui, come gli altri, effettua trattamenti per potersi rimettere in sesto, ma il nostro massaggiatore Acernozzi fa miracoli per tenerli in pista”.
Alla fine abbiamo visto anche Romero con la borsa del ghiaccio sulla caviglia sinistra, un “regalino” dell’ultimo infortunio non ancora assorbito.

È vero che questo Lodi non gira come qualche mese fa, ma mezza squadra non è al 100% e questo indubbiamente incide sul rendimento. Perché il morale, dopo la riconquista della vetta, dovrebbe essere definitivamente a posto. 

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