LISBONA
Uno per tutti “et pluribus unum” recita il motto inciso sopra lo stemma del Benfica. «Noi siamo cemento armato», ribatte Marzella.
Nelle affermazioni del tecnico pugliese c'è tutta la voglia di scrollarsi di dosso un periodo difficile dentro e fuori la pista, e di riprendersi quello che fino a poco tempo fa è stato l'Amatori stellare sotto gli occhi di tutti. L'appuntamento è di quelli da non perdere, perché il palcoscenico è uno dei più importanti d'Europa. Si giocherà questa sera alle 19 in Portogallo, quando in Italia saranno le 20 (arbitrano gli spagnoli Valverde e Gomez): «È un appuntamento troppo bello per lasciarselo scappare - commenta Marzella appena arrivato al “Pavilhao Imperio Bonanca” -. E abbiamo voglia di continuare sulla nostra strada, siamo davvero uniti, compatti, si fa male chiunque venga contro di noi. Poi possiamo anche perdere le partite, ma sappiamo analizzare i nostri errori, lavorare sugli aspetti da migliorare, e ci dividiamo le colpe. Siamo davvero diventati un gruppo fortissimo».
Vincere stasera vorrebbe dire mettere in tasca la qualificazione e non pensarci più. Uscire dal “Pavilhao Imperio Bonanca” con tre punti manderebbe i giallorossi matematicamente alla “final eight” del prossimo maggio: un risultato storico per la società del patron Fulvio D'Attanasio. Vincere ovviamente risolverebbe la maggior parte dei problemi: l'Amatori andrebbe a quota 12 in classifica, il Vic (praticamente certo vincente stasera contro l'Iserlohn) andrebbe a 7, il Benfica a 4 e i tedeschi resterebbero a 0. Con ancora due partite da giocare e 6 soli punti in palio rimarrebbe dunque solo da risolvere la questione primo posto, in bilico solamente se gli spagnoli riuscissero a chiudere il mini girone di ritorno a bottino pieno. In caso di sconfitta questa sera invece le cose si complicherebbero, ma senza fare drammi. Perché a quel punto (Amatori a 9, Benfica e Vic a 7) sarebbe sufficiente vincere in casa contro l'Iserlohn, visto che poi lo scontro diretto della quinta giornata fra spagnoli e portoghesi eliminerà direttamente una delle due pretendenti al passaggio del turno.
Anche un pareggio andrebbe benissimo agli uomini di Pino Marzella, ma la sensazione è quella che in pista si vedranno due squadre prontissime a darsi battaglia per portare a casa l'intero bottino: «È fuori da ogni dubbio, la nostra fame deve essere sempre la stessa e daremo il massimo per uscire vincitori dal palazzetto».
La formazione giallorossa ieri alle 19 è scesa in pista (in tribuna si è visto anche l’indimenticato doppio ex Miguel Rocha) per un breve allenamento di rifinitura e non ci sono più dubbi: l'escluso tra gli argentini (in Eurolega possono scenderne in pista solo due) sarà ancora Ariel Romero.
«Sì, sì, starà fuori lui - conferma Marzella -, per motivi tattici purtroppo. Spiace, perché veniva da un momento fisico non facilissimo ma adesso è forse quello che sta meglio di tutti: forse in tanti non capiscono l'immenso lavoro che fa in pista, soprattutto per quanto riguarda la fase difensiva, è sempre uno di quelli con più minuti. Io devo solo fargli i complimenti perché mi mette sempre in difficoltà quando ci sono da effettuare queste scelte, si impegna come un matto e questo è importantissimo».
Nel palazzetto situato proprio a lato del bellissimo “Estadio da Luz” che ospita le partite di calcio del Benfica, arriveranno con ogni probabilità almeno trecento tifosi lodigiani, pronti a dare man forte alla squadra così come già successo lo scorso anno: «Io non so più cosa dire. È una mia convinzione, non è riscontrabile, ma io ne sono sicuro: se a Giovinazzo e a Viareggio avessimo avuto i nostri supporter al seguito non avremmo perso. Loro sono l'uomo in più e non è retorica. Sto facendo tanti sacrifici, la mia famiglia è lontana, il freddo e tante altre cose, ma questa gente davvero mi sta facendo sentire lodigiano».