LISBONA
Assente per motivi di lavoro a Giovinazzo e a Viareggio, il presidente Fulvio D’Attanasio è tornato a fianco della squadra per la trasferta di Lisbona. Il patron giallorosso è tutto sommato tranquillo, consapevole dell'importanza della partita ma anche confortato dalla situazione di classifica nel girone di Eurolega nel quale è inserito l'Amatori.
«Questo match si configura come importantissimo soprattutto per la carica di prestigio che trasmette questo ambiente - commenta D'Attanasio -. Si sente proprio nell'aria che quelle giocate qui sono partite storiche. Per quanto riguarda il risultato invece possiamo dire che non sarà determinante per la qualificazione, anzi lo sarà sicuramente di più per loro che con una sconfitta perderebbero la speranza di andare alla “final eight”. Sono sicuro che sarà una bella partita, tra due squadre molto motivate».
Ottima anche l'accoglienza del club portoghese: la società biancorossa ha messo a disposizione degli italiani il proprio pullman, tanto che per Lisbona si sprecavano i colpi di clacson all'indirizzo dell'automezzo tra le vie cittadine: «Ci siamo trovati benissimo, Miguel Campos ci ha portato anche sul campo dell'“Estadio da Luz”, siamo stati trattati davvero bene e questo mi fa piacere. Aspettiamo con ansia la partita, il ricordo dell'eliminazione l'anno scorso in Coppa Cers è ancora vivo dentro di noi».
Quale aria si respiri a Lisbona lo sa bene Gigio Bresciani, che nella capitale lusitana ha anche giocato quando militava nelle fila del Seixal: «Vincere a Lisbona è sempre difficile, sia che la squadra sia mediocre, sia che sia uno squadrone. E il Benfica quest'anno è una squadra di assoluto livello. Questo serve a descrivere in breve quanto Amatori-Benfica possa dare stimoli e sensazioni fortissime. Abbiamo voglia di metterci ancora una volta alla prova, di gettare il cuore oltre l'ostacolo, anche per tutti i tifosi lodigiani che verranno fino a qui per sostenerci. Sensazioni prima della partita? Noi stiamo bene, abbiamo viaggiato meglio rispetto all'anno scorso e di questo ne va dato atto alla società, che è cresciuta assieme alla squadra. Quindi forse siamo anche un po' meno tesi rispetto allo scorso anno (Bresciani a Lisbona l'anno scorso rimediò due cartellini blu, ndr), insomma non vediamo l'ora di scendere in pista».
Al. Ne.