L’Amatori deve scacciare un altro incubo

Il successo dei bianconeri campioni d’Italia è legittimo, ma al “PalaBarsacchi” è stata una notte folle. A Viareggio “agguato” a Marzella e scintille fra giocatori e dirigenti.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 16/02/2012 - 10:13 - Ultima modifica

LODI
Racconto di una notte di tensione a Viareggio. Dopo la trasferta di due settimane fa a Giovinazzo anche quella di martedì in Versilia, oltre che riempire le pagine sportive, regala spunti di cronaca scatenando reazioni anche sui vari siti internet e social network. Perché Viareggio-Amatori non ha portato alla ribalta solo l’aspetto sportivo e la vittoria, purtroppo per i giallorossi, alla fine meritata della squadra di Massimo Mariotti, ma anche una serie di episodi negativi che hanno caricato l’ambiente del “PalaBarsacchi” di una tensione eccessiva sugli spalti, in pista e anche negli spogliatoi.
Non si contesta, è bene ripeterlo, il successo dei campioni d’Italia, maturato in un finale di gara a dir poco rocambolesco con Bertolucci e compagni in gol quattro volte negli ultimi due minuti. Qui non si sta prendendo in considerazione l’aspetto propriamente tecnico di un match in cui i demeriti dei lodigiani (atteggiamento troppo rinunciatario dopo il 2-1, la sciocchezza di Antezza fino al crollo finale) sono evidenti e hanno finito col pesare tremendamente sul 6-2 finale. Piuttosto varrebbe la pena riflettere su quanto accaduto attorno al rettangolo di gioco, su episodi più o meno gravi che non hanno certo contribuito a rasserenare l’ambiente.
A cominciare dall’aggressione subita sugli spalti dal tecnico giallorosso Pino Marzella, che dopo quanto accaduto a Giovinazzo finisce dunque un’altra volta nell’occhio del ciclone. Questi i fatti. Siamo appena dopo il gol del 3-2 del Viareggio, Marzella (che per ora preferisce non parlare dell’accaduto) è in cima alla tribuna sopra la porta di Losi affiancato da due dirigenti giallorossi e a pochi metri dai giornalisti lodigiani. A un certo punto un paio di persone attirano l’attenzione dei due dirigenti distraendoli, mentre un terzo soggetto arriva alle spalle di Marzella e lo colpisce al volto facendolo accasciare al suolo sui gradoni del “PalaBarsacchi”, mentre sul posto accorrevano le forze dell’ordine e alcuni soccorritori. Un episodio che si commenta da solo.
Tensione alta sugli spalti, ma tensione anche nella zona panchine con momenti di agitazione tra alcuni dirigenti lodigiani e alcuni addetti viareggini. Anche qui episodi avvenuti a gara in corso, sempre nelle fasi finali del match, col direttore sportivo giallorosso Gabriele Rachelini venuto a contatto con un dirigente toscano, situazione che ha creato momenti di caos dietro alle due panchine.
E per finire l’evidente tensione anche in pista tra alcuni dei protagonisti, in particolare i due fratelli Bertolucci e i due materani Antezza e Festa con tanto di “scambi di opinioni” e qualche colpo proibito.
Provocazioni da ambo le parti durante la gara, parole grosse che volano fuori dagli spogliatoi anche al termine del match con le “diatribe” Antezza-Mirko e Festa-Alessandro che vanno avanti fino all’intervento della polizia e di alcuni addetti che dividono le parti prima che si arrivi al contatto.
Tensioni e nervosismo di una notte che ha certificato la seconda sconfitta consecutiva dell’Amatori e riportato il Viareggio in testa al campionato, ma sulla quale forse sarebbe giusto riflettere tutti.

Stefano Blanchetti

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