La squadra sembra irriconoscibile: poca convinzione e difesa leggera

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 16/02/2012 - 10:10 - Ultima modifica

LODI
Che succede all'Amatori? Dov'è finito lo squadrone forte, sicuro di sé e invulnerabile di inizio stagione? E soprattutto, dov’è finita la miglior difesa del campionato, quella che da due anni a questa parte consacra Losi come portiere meno battuto, infilata ben 26 volte nelle ultime cinque partite?
Sono alcuni degli interrogativi emersi dopo le ultime gare della formazione lodigiana, su tutte le due sconfitte contro Giovinazzo e Viareggio che hanno fatto precipitare l'Amatori dal primo posto con 5 punti sulle seconde, al terzo a -1 dalla vetta.
Non siamo ancora all'allarme vero e proprio, perdere in Puglia e in casa dei campioni d'Italia ci può anche stare, ma qualche campanello nello spogliatoio giallorosso comincia a squillare. Innanzitutto balza all'occhio l'aspetto mentale dei ragazzi di Pino Marzella, evidentemente ancora non arrivato a quella completa maturazione che il tecnico pugliese va predicando. La squadra grande e vincente si vede anche nei momenti di difficoltà e tensione, quando gli animi si surriscaldano e, perché no, anche quando si ritiene di avere subìto un torto. L'Amatori a questa mentalità vincente e maturità probabilmente non è ancora arrivato, se è vero come è vero che nelle ultime due uscite ha sempre finito col perdere la testa, naufragando pesantemente sia a Giovinazzo che a Viareggio.
In Puglia, dopo il cartellino rosso a mister Marzella, nella ripresa è rientrata in pista una squadra palesemente nervosa e condizionata dal clima ostile del palazzetto di Giovinazzo, una squadra che non ha più giocato come sapeva e che non ha nascosto la sua tensione (vedi gli applausi ironici di Montigel agli arbitri o le proteste fin troppo animate di altri giocatori all'indirizzo dei direttori di gara). Risultato finale 7-5 per un Giovinazzo non certo stellare e giallorossi sconfitti e “mazziati”.
Idem a Viareggio, con la squadra attenta e propositiva per buona parte del match, pienamente in partita e concentrata, fino alla reazione di Antezza su Mirko Bertolucci, al 3-2 dei toscani che di fatto ha chiuso la gara. Altri tre gol in un minuto e mezzo, altri due blu (ancora Antezza e Montigel) con la squadra in completa balìa degli eventi e altra sconfitta più pesante di quello che in realtà abbia detto la pista. Un difetto di fabbrica che in casa Amatori persiste già da qualche anno e su cui un vincente come Marzella dovrà lavorare ancora molto.
C'è poi la questione più tecnica dei troppi gol subiti nell'ultimo mese. Una difesa improvvisamente diventata fragile, troppo vulnerabile contro qualsiasi avversario, dai più quotati (vedi Benfica e Viareggio) ai più morbidi (quali Follonica o Sarzana). Tante le motivazioni possibili per questo radicale calo difensivo dei giallorossi, passati in un mese da bunker a squadra facilmente attaccabile. Cali di concentrazione (si pensi alle due reti subite sul 4-1 col Sarzana), sottovalutazione dell'avversario (vedi match col Follonica), approcci sbagliati alle gare (i tre gol pronti via subiti col Benfica) o eccessi di nervosismo che portano a mollare anzitempo (Giovinazzo e Viareggio sono emblematiche in tal senso) potrebbero essere alcune delle cause dei 26 gol presi in 5 partite.
Quel che è certo è che, con la fase decisiva della stagione alle porte e altri scontri diretti importanti da non fallire (Forte dei Marmi e Valdagno su tutti) prima dei play off, urge un'immediata inversione di tendenza. Perché l'annata resta buona, ma questo gruppo può vincere ancora.
Ecco perché va ritrovato al più presto l'Amatori di inizio stagione.

St. Bl.

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