LODI
L'Amatori vuole dimenticare una volta per tutte Giovinazzo e tornare a pensare alla pista. C'è un campionato da continuare a disputare nel migliore dei modi come fatto sinora e un sogno scudetto da inseguire, per questo, dopo una settimana di polemiche e tensioni, in casa giallorossa c'è voglia di voltare pagina. La giustizia (sportiva e non) farà il suo corso nelle sedi opportune: per i fatti di Giovinazzo (gli scontri nel dopopartita negli spogliatoi e l’esplosione all’hotel in cui alloggiava la squadra giallorossa) e per la diffida del “PalaCastellotti” (a causa di uno striscione offensivo nei confronti della Rai esposto dai tifosi lodigiani sempre martedì in terra pugliese) l'Amatori ha infatti già presentato tutti i ricorsi e le denunce del caso, ma nell'entourage lodigiano c'è voglia di guardare avanti al prossimo fondamentale impegno con il Viareggio (martedì 14).
Lo ha detto giorni fa Pino Marzella, ancora segnato da quanto successo nella sua Giovinazzo ma deciso a non pensarci più, lo ripete ora anche il presidente Fulvio D'Attanasio che, dopo quasi una settimana di silenzio sulla vicenda, esce ora allo scoperto per chiudere definitivamente la “querelle”: «Credo innanzitutto che si debba distinguere la vicenda sportiva da quella “ambientale”. Per quel che riguarda l'aspetto sportivo e quindi l'esito della gara noi abbiamo perso perché abbiamo giocato male, non abbiamo ripetuto le prestazioni precedenti e soprattutto non siamo stati capaci di resistere alle provocazioni che venivano dall'esterno. In questo dobbiamo ancora crescere, perché noi siamo l'Amatori e dobbiamo andare in giro per l'Italia e l'Europa a imporre il nostro gioco e a vincere le partite, senza farci trasportare da quello che accade fuori dalla pista, anche se indubbiamente le condizioni di martedì scorso non erano delle migliori. E qui si arriva all'aspetto ambientale che certamente era troppo carico di tensione sin dall'inizio: il fatto che ci fossero tante, troppe persone nel tunnel degli spogliatoi, persone non autorizzate, la ritengo una cosa gravissima che non vedo come i dirigenti del Giovinazzo possano negare. Noi a Lodi ci adoperiamo per garantire la sicurezza, mentre da altre parti si lasciano tranquillamente girare personaggi senza che nessuno prenda provvedimenti: questa è una cosa che fa male e mi lascia esterrefatto. Per non parlare poi di quanto successo all'albergo, un fatto vergognoso che non c'entra nulla con lo sport». Dichiarazioni chiare quelle del presidente, che non cerca alibi per la sconfitta ma vuole tutelare in ogni modo la sua società: «Ribadisco che non stiamo discutendo la sconfitta. Forse una volta rimontati i due gol di svantaggio sul 4-4 avremmo dovuto gestirla meglio, invece siamo andati subito sotto di nuovo e da lì è stato tutto più difficile. I passi che come società stiamo muovendo - spiega D’Attanasio - riguardano invece le decisioni prese dalla giustizia sportiva. Su tutti la sospensione data a Pino per il cartellino rosso: trovo incredibile che il Giudice Unico, che è lì per quello, non decida nulla ma demandi tutto alla Procura Federale. Contestiamo non solo le motivazioni dell'espulsione, ma soprattutto la mancanza di una tempistica circa la sospensione del nostro allenatore e, su altri piani, abbiamo avviato un ricorso contro la multa e la diffida della pista. Se ci saranno le condizioni andremo avanti fin dove possibile, come abbiamo sempre fatto: in passato quasi sempre abbiamo vinto i ricorsi, speriamo che anche stavolta le cose si risolvano al meglio per noi».
Le ultime battute del presidente giallorosso sono per il prossimo big match di Viareggio, sfida che vale il primato: «Ci fosse stato Pino in panchina avrei detto che quello di Viareggio sarebbe stato il test più importante dell'anno per capire le nostre reali chance di vittoria finale. Così invece è chiaro che ci mancherà qualcosa, dato che la presenza del nostro allenatore in panchina è assolutamente fondamentale - chiosa D’Attanasio -. Vincendo loro ci scavalcherebbero in testa, ma non dobbiamo pensare a questo: dobbiamo solo fare una bella gara per crescere ancora e arrivare a maggio al top e pronti per giocarci lo scudetto. Avremo tempo di lavorare in settimana, sono certo che Pino preparerà la squadra come meglio non si potrebbe, i ragazzi ora stanno tutti bene e sono convinto che andranno a Viareggio a disputare una grande partita».
Stefano Blanchetti