A Breganze siamo già al dopo-Cogo. Gaetano Marozin è il nuovo allenatore scelto dal Lanaro con il compito di sventare un pericoloso inizio di crisi (di risultati e di gioco). Il ritorno del tecnico in rossonero (lo era già stato, con ottimi risultati, due stagioni fa) può sembrare, almeno in parte, clamoroso se si pensa ai discussi trasferimenti di atleti breganzesi fortemente voluti dallo stesso allenatore al “suo” Valdagno alla fine della stagione scorsa (Nicoletti, Cocco, De Oro e il portiere Gnata). Ma proprio in riva all’Agno Marozin quest’anno, come è noto, non ha incontrato la sorte sperata e il suo ritorno alla guida del Breganze appare consona alla situazione venutasi a creare: uno stallo pericoloso, bisognoso di una scossa che forse lui come pochi altri, col suo carattere forte, può risultare più adatto a dare.
Quello di Marozin è nome di spicco nel panorama hockeistico nazionale, per avere fra l’altro guidato una big come lo scudettato Isello Valdagno, lo scorso anno; ma pure per essere il trainer in carica della nazionale Under 20 (con Ghirardello e Dal Santo ai suoi ordini). Il nuovo tecnico breganzese (elemento di favore) conosce bene tutti gli attuali giocatori rossoneri, eccetto Emiliano Romero (il gaucho al primo anno in Italia), che dovrà collocare nei suoi nuovi schemi, e Andrea Camporese. “Accogliamo volentieri il rientro di Marozin sulla nostra panchina – commenta il presidente breganzese Tognetti – dato che ne conosciamo, e non solo noi, il valore. Certe polemiche appartengono ormai al passato, ora è tempo di guardare, piuttosto, al futuro. Crediamo che Gaetano abbia i numeri per dare ordine e nuovo entusiasmo alla nostra squadra. Non si pretendono risultati roboanti, ma meglio di quanto raccolto fin qui siamo convinti si possa fare. Amche se di partite facili non ne esistono…”.
Già oggi, lunedì, Marozin dirigerà gli allenamenti; la ripresa del torneo, in casa contro il Sarzana, è fissata per sabato sera. Prima emozione per il ritrovato tecnico in rossonero. La curiosità fra i tifosi non è poca.