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Venturi: nessuno può accusarci di inciviltà


Il presidente del Follonica replica a Merlo, presidente del Bassano, che all'indomani del derby di Champions League aveva lamentato il clima torrido del Capannino e aveva esplicitamente accusato la squadra maremmana di avere creato le condizioni peggiori per una partita senza nulla in palio.

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 09/03/2006
Non ci sta il Follonica a passare dalla parte dei provocatori e dei picchiatori. Soprattutto dopo quanto successo in pista durante la sfida di Champions League contro il Bassano, una partita di assoluto livello atletico e tecnico fino al gol del 3-2. A sentire le versioni bassanesi tutta la colpa è di Ale Bertolucci e dei tifosi del Follonica, peccato però che gli arbitri erano lì a due passi e che a venire espulso con il cartellino rosso, caso forse unico nell’hockey italiano, sia stato proprio il massaggiatore del Bassano. Peccato poi che proprio Merlo non si sia ricordato di sottolineare che anche il portiere del Follonica Tosi si è beccato il suo colpo alla testa dopo uno scontro di gioco ed è rimasto in campo tutta la partita con un taglio alla testa e conseguente punto di sutura dopo il fischio finale.
“Non so come mai il presidente Merlo sia così arrabbiato o ci possa venire ad accusare di inciviltà – precisa il presidente del Follonica Stefano Venturi – quando un dirigente mette le mani addosso ad un giocatore, per lo più in trasferta, credo si tratti di vera e propria istigazione alla violenza. Cosa si aspettava, che i tifosi del Follonica applaudissero il massaggiatore del Bassano? Per lo più il tutto è successo proprio sotto la curva dei nostri supporters. Piuttosto si chieda Merlo se il servizio d’ordine che trova a Follonica è sicuro di avercelo nel resto del mondo. Non credo che in qualsiasi altro palazzetto dello sport con così tante persone, magari in Spagna o in Portogallo, i giocatori in trasferta si possano sentire così protetti come da noi. Forse poi Merlo si ricorda solo di quello che succede a Follonica ma non di quanto capita a Bassano, quando puntualmente ad ogni partita ci sono sempre i soliti tifosi, chiamiamoli così, che subissano di calci e pugni le panchine ospiti. E si preoccupi anche dei dirigenti e dei massaggiatori che mette a referto, dei giocatori che non perdono l’occasione per provocare ed irridere l’avversario di turno. Si chieda Merlo: se il suo fisioterapista si fosse comportato così in qualsiasi altra pista quale reazione avrebbe ricevuto? Noi speriamo solo che la Cers abbia preso atto di quanto successo e prenda i giusti provvedimenti”.
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