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Valdagno vince largo, ma il Follonica resta un osso duro


Rotondo successo dei campioni d'Italia in gara 2, ma il 10-6 punisce eccessivamente un Follonica capace di tenere con il fiato sospeso i veneti per più di metà gara nonostante l'espulsione di Bracali.

Scritto da AFP Giovinazzo - Pubblicato il 27/04/2014 - 08:46 - Ultima modifica 04/05/2014 - 10:55

Dopo la sconfitta maturata a Follonica martedì, tocca al Valdagno la parte di chi rischia di più. Le premesse alla gara non sono subito le migliori: Mario “Supermario” Rodriguez è bloccato a letto da un febbrone; si sentirà la sua mancanza in pista al momento di far rifiatare i difensori. Il Palalido non è al gran completo, ma c’è un nutrito e rumoroso pubblico che, da subito, becca Franco Polverini per un episodio di gara 1. Come al Capannino, anche stasera Valdagno non gioca con i colori sociali; a Follonica in nero e stasera arancione. Agli ordini dei sig. Ferrari e Corponi gli starting five sono quasi obbligati. il ’38 con Gnata, Nicoletti, Platero, Nicolia e Tataranni e il Follonica con Menichetti, Federico Pagnini, Polverini, Garcia Ferran e Marco Pagnini.

LA CRONACA
Quello che sarebbe potuto accadere nella prima gara dei quarti, quando Valdagno aveva colto due clamorosi pali iniziali, matura subito in casa. Dopo soli 40 secondi Carlos Nicolia, a testa bassa come un toro infuriato, carica, si porta al centro e getta una saetta nel sette del portiere toscano. Il torello si ripete, dopo altri 30 secondi: Nicolia, sempre da fuori, tira un micidiale rasoterra che entra in porta: 2-0 in un minuto di gara!.
Si vede subito che Valdagno ha il piglio delle grandi occasioni. Gioco rapido e ispirato da un Nicolia in gran spolvero, che marcia come una locomotiva; per il Follonica poco o nulla, all'inizio, a parte una gran traversa di Garcia Ferran. Il doppio vantaggio consiglia ai giocatori di casa un ritmo più ragionato e ciò permette ai ben organizzati toscani di iniziare a macinare gioco, approfittando del calo del ritmo valdagnese. Dopo cinque minuti i blu grossetani dipingono una bellissima azione: Polverini defilato sulla destra è solo, non punta la porta ma detta un passaggio all’indietro a centro pista dove arriva Marco Pagnini che segna il 2-1.
Inizialmente il divario tecnico tra le due formazioni appare evidente. Valdagno, pur rallentando, marca una serie di occasioni da gol, fa più possesso palla, mentre Follonica è pericoloso in ripartenza. Entra Davide Banini a vivacizzare il gioco di rimessa, ma in pista domina un super Carlos Nicolia (palo clamoroso a dodici minuti dal riposo). Quando il fenomeno argentino va a rifiatare, sostituito da Festa, si ha la netta impressione che il risultato sia striminzito per i campioni d’Italia. Al minuto 10.27 il sig. Ferrari decreta un rigore per aggancio su Tataranni che il capocannoniere dell'A1 piazza alto nel sette sinistro di Menichetti: 3-1. La partita è tranquilla, senza sussulti o scorrettezze, a parte le botte sulla stecca (che nessuno fischia mai) e qualche pattino malizioso in area toscana. Nicoletti trova il tempo di divorare un gol già fatto, bravo il portiere nell’occasione. Partita tranquilla, quindi, i falli di squadra sono 4 al Valdagno e 2 al Follonica, quando accade l’imprevedibile.
Al minuto 8.22 Nicoletti probabilmente colpisce Bracali (l’arbitro ha visto ed ha già la mano in tasca, ma correttamente fa proseguire l’azione). Bracali alla balaustra perde la bussola e colpisce Tataranni; gioco fermo a lungo per reiterate discussioni: per Bracali è rosso diretto, per Nicoletti è un blu ereditato da prima, cui si aggiunge un secondo blu per proteste. Tataranni segna il 4-1 e le squadre si affrontano tre contro quattro; paradossalmente è il Follonica che ora sta in Power Play per aver subito il gol e recuperato un giocatore. A sei minuti e mezzo dal riposo, Davide Banini segna il 4-2 ristabilendo la parità numerica. Mancano solo quattro minuti all’intervallo e i mai domi toscani inventano un altro bel gol; assist di Marco Pagnini e rete di Federico: 4-3. Per fortuna dei locali Diego Nicoletti riporta avanti la squadra di due lunghezze a 49 secondi dalla sirena. Il primo tempo finisce meritatamente 5-3 per Valdagno.

RIPRESA
Il secondo tempo si apre con un inaspettato forcing toscano. La squadra di Polverini, di cui si apprezza una precisa fase difensiva ed una discreta dinamica (Valdagno è più veloce ma spesso è costretto a rifiatare, e manca Rodriguez) inizia alla grande, con Paghi che fa suonare il ferro di Gnata. Poi continua a far gioco approfittando di alcune imprecisioni dei campioni, forse stanchi. Al minuto 17.47 c’è un rigore su Marco Pagnini. Tira lo stesso giocatore, implacabile, e siamo 5-4. Passa solo un minuto e Tataranni subisce un blu per proteste (è incredibile come Valdagno si complichi la vita a causa dell’abitudine di protestare, nel primo tempo quasi rovinando un vantaggio di 4-1 ed ora rischiando il pari). E pareggio è, tira la punizione Marco Pagnini e fa 5-5. Per qualche minuto il Palalido è percorso da fantasmi. Nicolia continua a puntare la porta, prende un palo clamoroso e impegna Menichetti; è un’anguilla questo portiere, anticipa, esce sui tiri da fuori e si stende in area respingendo di tutto: impeccabile. Valdagno, con l’angoscia di chi ha sprecato un vantaggio acquisito, inizia un tirassegno infinito, senza esiti, contro la porta toscana. Sono sei minuti che non passano mai; si teme anche il colpo gobbo avversario. Poi finalmente arriva la luce! Diego Nicoletti, Man of the Match, al 9.45 sblocca l’empasse e porta Valdagno sul 6-5; non contento, dopo 40 secondi, inventa un alza e schiaccia e fa 7-5. Dopo un altro minuto e mezzo Nicolia incrocia sulla destra ed insacca un tiro velenoso: 8-5.
Mancano ancora sette minuti ed il Valdagno allunga con decisione scacciando paure e fantasmi. Follonica ora sembra rassegnato, fa entrare le seconde linee Franchi e Paghi con Banini e Polverini e ancora giocano bene. Massimo Tataranni, dopo aver fallito di un soffio un’occasione, ricorda a tutti la sua Stecca d’oro e sigla il 9-5 su assist di Nicolia. Entra anche Giulio Cocco, il Valdagno controlla il gioco; a dieci secondi dal termine Platero si fa parare un tiro e sulla ripartenza è Banini a siglare il 9-6. Sembra finita ma, all’ultimo secondo, Tataranni lascia il suo quarto segno e fissa il risultato sul 10-6 per i campioni d’Italia.
Ora si va alla “bella” in programma martedì sera, e sarà una gara senza appelli: o dentro, o fuori.

Parole chiave: Serie A1, Play Off Scudetto, Quarti, Gara 2, Valdagno,
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