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Valdagno risorge anche in Europa e resta in corsa in Eurolega


Il Vendrell se ne torna in Spagna con un pesantissimo passivo di 5 reti che potrebbero pesare anche in futuro. La squadra di Vanzo, dopo avere ritrovato il giusto passo in Italia, rimette a posto le cose anche sul piano continentale.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 03/11/2014 - 10:40 - Ultima modifica 08/11/2014 - 14:43

Massimo Cunegatti (Valdagno).

Foto Marzia Cattini

Ci sono occasioni in cui è difficile iniziare un commento, perché la gioia prende il sopravvento sulla necessaria obiettività. Valdagno - Vendrell è ferita che brucia, lo squadrone italiano beffato in “remuntada”, per bravura e per sfortuna; insomma una delusione che va cauterizzata in qualsiasi modo, qui al Palalido.
Fischiano i portoghesi stasera, Guilherme e Peixoto (da molti ritenuto il miglior arbitro in assoluto); fischiano alla portoghese, quasi nulla per 40 minuti e di tutto verso la fine; ma un pregio ce l’hanno: fanno sempre arrabbiare gli spagnoli. Prima della gara Vendrell non ha un bell’aspetto, persone serie e pensierose, tutto l’opposto della spensierata faccia tosta di Cabestany l’anno scorso. Pere Varias, il mister, arriva da Calafell. Gli chiedo che succede, dopo aver visto un grande Vendrell in Supercoppa. Serioso mi dice che la colpa è del calendario perfido, che ha causato un inizio stentato alla sua squadra. Poi episodi, dice: "ad esempio a Cerceda che è una pista difficile (ha un fondo in legno scivoloso) avremmo meritato di vincere 9-4 e invece abbiamo immeritatamente perso per 4-3". “Con che maglia gioca il Moritz stasera?” “Roja y pantalon negro”, la classica. Noi si va di blu con i soliti Cunegatti, Lopez, Ghirardello, Ordoñez e Tataranni.
I ragazzi di El Vendrell danno l’impressione di eroi feriti; manca il mister dei successi (a Breganze), manca il cecchino dei diretti, Eloi Albesa e mancano, soprattutto, i portieri: quello super dello scorso anno è in Portogallo e Guille Fox, a casa, con nove punti di sutura al mento per una pallata. Xixi Creus sta in panca; in campo scendono Jesus Fernandez, Sergio Miras, i due Ferrer, Jordi e Lluis ed Eloi Mitjans. I primi cinque minuti sono giocati a buon ritmo; le due squadre rovesciano il fronte in successione, ma è il Vendrell a dare l’impressione di essere più pericoloso: vigila il “Gatto con i Gambali”. I catalani hanno una difesa accorta, curano i due “liceali” ben noti (Lopez e Ordoñez), il temibile Tataranni e lasciano più libertà a Mattia Ghirardello. È il biondo unno breganzese che imprime la svolta della partita, quando questa parrebbe pendere dalla parte spagnola. Dopo cinque minuti e mezzo Ghirardello ruba una palla e s’inventa una percussione rugbistica, centrale, alza la palla, dribbla dritto, sfonda e batte Fernandez misurando l’angolo basso. Passano altri due minuti e Ghirardello è steso in area: rigore sacrosanto che il Tataranni trasforma in gol. Valdagno sta sul 2-0 e la partita cambia volto. Il Vendrell fa capannello sul portiere, quasi a rincuorarlo, e si lancia in un pressante possesso palla con la smania di rimontare. A Valdagno va benone, di rimessa, impeccabile e, mentre Cunegatti para o i rossi sbagliano, riparte fulmineo; al minuto 16’ 25 Lucas Ordoñez ancora buca la difesa avversaria al centro e infila il sette a destra di Fernandez. Vendrell non ci sta ed inizia un bombardamento verso la porta valdagnese; al minuto 10’ 43 è Xixi Creus che buca Cunegatti da fuori, ridando fiato ai catalani. Come in una piece drammatica, poi, a otto minuti e mezzo dal riposo, Tataranni, con aria svagata, caracolla in area, dritto sui pattini e con diabolica intuizione incrocia una saetta, che sorprende e fulmina Fernandez (non impeccabile sin qui il portiere spagnolo; si farà valere nella ripresa). Finisce il tempo e squadre negli spogliatoi: i blu con aria determinata, i rossi che scuotono la testa.
La ripresa vede due squadre molto meno veloci: Valdagno gioca ragionato, a volte ai limiti del time-45, fa girare palla anche a Oruste e a Bertoldi (prova molto convincente di Alberto); Vendrell gioca lento ora, troppo lento macina un gioco spezzato da troppi errori. L’impressione è che ansia e demoralizzazione stiano minando gli spagnoli. Dopo una fase discretamente noiosa, al minuto 19’, il solito Xixi Creus ribatte un tiro in rete e fa 4-2. La partita si riaccende improvvisamente, il gioco si fa più rapido, a volte convulso e ricco di imprecisioni; i due portieri si guadagnano la giornata, com'è d’uso. Le due aree ora rimbombano di suoni sinistri di stecche, di botte e di spinte: i portoghesi iniziano a fischiare. A undici minuti dal termine Martinez è punito con un Blu; va sul secondo dischetto Ordoñez, avanza, finta a destra e controfinta con deposito pallina in rete: 5-2 e buonanotte suonatori.
Negli ultimi cinque minuti si consuma il trionfo del ’38. Dopo una magia di Oruste che centra la traversa e un palo del Vendrell, gli arbitri fischiano il decimo fallo di squadra ai catalani: mancano tre minuti. Al Moritz saltano i nervi, Creus esce con un blu per proteste e subito dopo Lluis Ferrer ne prende un altro analogo, direttamente in panca. Vendrell assiste al diretto di Tataranni in due soli esterni: il Capitano alza e schiaccia in rete il 6-2 (Vendrell torna in tre più il portiere). A due minuti dal termine rigore per Valdagno, per pattino volontario in area; tira Ordoñez ma la botta è parata da Fernandez che, nervoso, gesticola all’argentino. Ora tutto il Palalido è in piedi in standing ovation. Pochi si accorgono che uno scatenato Lopez insacca il 7-2 a nove secondi dal termine. Applaudendo non si può fare a meno di considerare che Valdagno davvero possiede il DNA da Coppe, l'imprevedibilità sconfitta dall'esperienza, che arriva da anni di palchi europei.
Strana squadra questa valdagnese, che, se si concentra e si carica in pista, si traveste da “squadrone” e si fa perdonare qualche ingenuità. Strana squadra che, si percepisce, inizia a divertirsi con stecca e palla, strana squadra a cui non è dato di poter distrarsi con le più deboli se vuole puntare in alto; in alto senza alcuna paura. Agli amici tristi di Vendrell possiamo solo dire non preoccupatevi; ci siamo passati anche noi! Alla fine troverete anche voi un vostro Breganze che vi farà risorgere al posto che compete.

Parole chiave: Coppe Europee, Eurolega, Valdagno, Vendrell,
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