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Valdagno, il derby col Breganze è un capolavoro


La squadra di Vanzo reagisce al momento difficile e ribalta i pronostici della vigilia, imbrigliando il gioco del Breganze grazie a un Cunegatti sontuoso e bucando Gnata con Ordoñez, Tataranni e Lopez.

Scritto da Enrico Acerbi - Pubblicato il 22/10/2014 - 10:52 - Ultima modifica 25/10/2014 - 10:24

Un bel dì vedremo... levarsi un fil di fumo sull'estremo confin del mare. E poi la nave appare.“ cantava l’affranta Madame Butterfly ammirando il lontano orizzonte e, in esso, il suo sogno. Ieri sera il bel dì del Valdagno è arrivato, grazie ad una prestazione esemplare dei biancoblu, opposti allo squadrone rossonero della vicina Breganze. Cassandre di ogni stazza tuonavano, a voce e a tastiere, parlando di squadra sconclusionata, di “passi di gambero” e giurando di sconfitte amare contro "squadrette portoghesi". Valdagno, invece, quel gambero se l’è mangiato ed è andata avanti, col cuore, come una vera squadra, come un gruppo compatto, chiuso a pugno, dritto allo stomaco degli avversari. Non hanno significato nulla le inevitabili sbavature tecniche e il monte di gol sbagliati, per un pelo, a fronte di una prova così energica e, allo stesso modo, così ragionata e gestita da grande concentrazione. Qualcuno ora dirà che Breganze ha deluso; non credetegli. I rossoneri sono uno squadrone davvero, solo che, stasera, Valdagno ha avuto più cuore e non li ha fatti giocare; il risultato, per come si è evoluto il match, va pure stretto ai biancoblu nord vicentini.
Agli ordini del duo "imperiale", Da Prato ed Eccelsi (con Sergio Nicoletti al tavolo), le squadre schierano i previsti starting five: Cunegatti, Ghirardello, Lopez, Ordoñez e Tataranni per Valdagno; Gnata, De Oro, M.Cocco, Cacau e Adroher per Breganze (Silva era dato per lievemente acciaccato). I campioni rossoneri entrano in pista con una divisa freudiana, una mimetica amazzonica in cui prevalgono toni di verde e di giallo, come variopinti uccelli brasiliani della foresta pluviale; carini, in effetti, ma fanno meno paura vestiti così: i diavoli rossoneri parrebbero più temibili. E temibili lo sono davvero poi. L’inizio del Valdagno è cauto, senza ripartenze improvvise e potenzialmente pericolose, in caso di palla persa; Breganze agisce di rimessa con un indiavolato Adroher, mentre i tifosi duellano a ritmo di tamburi. Il campione catalano sembra inarrestabile, parte da lontano e carica come un toro, si piazza in area e dribbla, pratica blocchi dietro i quali si avventano i compagni: De Oro, palo. I biancoblu, tuttavia, ragionano, quando serve rallentano le azioni per ripartire di colpo come frecce, e prendono confidenza. Dopo sette minuti "san Riccardo" Gnata mette la firma su due spettacolari azioni valdagnesi. Poi al 17’ e mezzo nulla può su un tiro di Ordoñez, forse deviato: Valdagno avanti 1-0. La concentrazione dei biancoblu rimane elevatissima, soprattutto quando Sergio Silva rimpiazza De Oro ed inizia a tirare bordate da lontano, come sa fare lui; Cunegatti risponde da par suo. Si arriva a tre minuti dal riposo con un ottimo possesso palla valdagnese e con alcune convincenti ripartenze del Breganze; Lucas Ordoñez è atterrato e Da Prato indica il penalty. Tira lo stesso argentino, ma Gnata gli para tutti e due i tentativi. A un minuto dalla fine del primo tempo De Oro subisce un “Blu”; altro diretto che Ordoñez cincischia andando fuori misura. Si va al riposo sull’1-0, con il Breganze in inferiorità numerica e la sensazione che Valdagno potesse essere avanti per 4-0, Ricky Gnata permettendo.
La ripresa questa volta inizia bene, Valdagno in superiorità fa vedere una bella azione di Ordoñez in apertura, che Gnata sventa ancora. Si capisce che stasera la musica è diversa, che gli orchestrali digrignano i denti. Dopo sette minuti è ancora l’asso argentino a fare centro; incrocia nell’area avversaria e batte il portiere rossonero sul suo palo sinistro: 2-0. Dopo un solo minuto è il capitano a portare scompiglio, entra in area rossonera, dribbla e tira; Gnata esce e chiude lo specchio, ma Tataranni ribatte pronto e fa 3-0. Il Palalido ora veramente si anima a festa. Breganze continua a provare la rimonta, ma Valdagno è implacabile; Juanjo Lopez recupera un sacco di palline, come Ghirardello, e fa ripartire i compagni. Durante un’azione manovrata Lopez taglia l’area, fa una mezza veronica e infila Gnata per la quarta volta: 4-0, ma mancano ancora tredici minuti e mezzo. Dopo un minuto Cacau, finalmente, mette la firma e marca il 4-1. Passano soltanto cinque secondi e Giulio Cocco è atterrato in area: sul dischetto va Silva, tira due volte e Cunegatti para, poi arriva Cacau e segna il 4-2. È il momento decisivo della gara ed è il momento del “Gatto” che vola, gira e si accartoccia come un polpo su tutte le palle rabbiose che gli arrivano addosso; è lui la bandiera ora. Franco Vanzo legge subito l'attimo e chiama un provvido time-out. La squadra riprende le misure. A 7’43” dalla fine Ordoñez porta palla, poi cede a Lopez che tira; forse c’è una deviazione di Tataranni, ma è il 5-2. Subito dopo arriva il decimo fallo di squadra breganzese. Tataranni va sul secondo dischetto, Gnata gli prende il primo tiro ma il capitano afferra la sfera, la alza e schiaccia in gol il 6-2. Ora il Breganze dà l’impressione di sparire dalla pista ed è solo Valdagno. Complica un po’ il finale il “Blu” assegnato a Oruste (il ragazzo non protesta nemmeno, arbitraggio sontuoso), mancano ancora tre minuti e mezzo quando Adroher, stanco, va al tiro decisivo; muove la palla lentamente, in modo quasi goffo e Cunegatti chiude la porta. Breganze in superiorità subisce persino le ripartenze temerarie dei valdagnesi; c’è un rigore a favore di Ordoñez, Lucas esce e lascia a Tataranni che, tuttavia, non fa centro. Cunegatti impera durante il powerplay avversario, poi, a un minuto e mezzo dal termine, Eccelsi convalida un gol (pallina che danzava sulla linea) a De Oro; finale 6-3 ed è tripudio al Palalido.
Che dire a questo gruppo di ragazzi? Solo grazie, ci avete aperto la scatola delle emozioni e questo fa star bene davvero.

Parole chiave: Serie A1, Giornata 3, Valdagno, Breganze,
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