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Un successo il primo appuntamento dell'Aiahp


Sala gremita di allenatori per seguire i lavori del primo meeting nazionale organizzato dalla neonata Associazione Italiana Allenatori di Hockey su pista. Molta curiosità per conoscere i programmi dell'Aiahp e massima attenzione per le relazioni di Areces, Figueroa e Marchesini. Grande soddisfazione per gli organizzatori.

Scritto da Redazione - Pubblicato il 25/01/2006
Bassano del Grappa ha tenuto a battesimo domenica 22 gennaio, il primo evento della neonata Associazione Italiana Allenatori Hockey Pista (AIAHP): il 1° meeting nazionale allenatori, rivolto a tecnici di hockey di ogni ordine e grado.
Un meeting che ha trovato subito un grande riscontro tra i tecnici, registrando una partecipazione ben oltre le aspettative con ben allenatori provenienti un po’ da tutta Italia: Novara, Prato, Salerno, Lodi, Modena, Reggio Emilia, oltre logicamente Veneto e vicentino.
Grande la soddisfazione dell’AIAHP ed in primis del suo presidente “Checco” Fontana che con lo Studio Rx – Servizi per lo Sport di Marostica, ha curato ogni singolo aspetto organizzativo. “E’ andato tutto molto bene – commenta Fontana – i relatori hanno incantato i partecipanti con interventi di altissimo livello. Ringrazio quindi la Federazione Italiana per aver concesso il tecnico azzurro Francesco Marchesini, gli amici spagnoli Figueroa e Areces e Marcello Bulgarelli per la precisione della relazione. Particolare riconoscenza anche a tutti i partner istituzionali e sponsor per il supporto dato”.
Una giornata di gran lavoro iniziata alle 9 del mattino al Ridotto Remondini e conclusasi nove ore dopo. Sul banco dei relatori il tecnico azzurro Francesco Marchesini, gli spagnoli Alberto Areces docente all’Università La Curuña e Carlos Figueroa attuale direttore tecnico del Liceo La Curuña ma indiscusso protagonista nel panorama mondiale con il Barcellona e Marcello Bulgarelli ideatore e curatore del sito interne punto di riferimento del movimento www.hockeypista.it.
“Abbiamo fatto un gran primo passo – continua Fontana – ora continueremo il cammino prefissatoci con l’obiettivo di dare opportunità di crescita ai tecnici e quindi a tutto il nostro sport”.

Molti gli spunti interessanti emersi nel corso della giornata grazie alle relazioni degli intervenuti. A parte gli argomenti puramente tecnici affrontati da Figueroa e Areces nella seconda parte della giornata, utili per arricchire il bagaglio di conoscenze di ciascun allenatore presente, i due tecnici spagnoli hanno evidenziato, sulla base di analisi scientifiche e statistiche, in quale direzione sta andando l'hockey su pista da un punto di vista tecnico.
Analizzando i dati della regular season del campionato spagnolo e delle fasi finali degli ultimi cinque campionati del mondo, Areces ha evidenziato come l'hockey stia diventando uno sport povero di gol e quindi di emozioni, con una media di poco superiore ad una rete per squadra per ciascun tempo di gara. E' l'effetto della dominanza del gioco difensivo e dell'uso sistematico del fallo tattico che vanifica la maggior parte delle azioni offensive. Una precisa analisi statistica dimostra infatti che, anche dopo le modifiche introdotte quest'anno, l'incidenza sul risultato delle reti segnate su rigore, punizione di prima o punizione dal limite è praticamente nullo. Questo dato, unito alla inefficacia delle espulsioni che non mettono in seria difficoltà chi le subisce, porta naturalmente verso un gioco falloso a tutto discapito degli attaccanti.
Di qui la proposta di sperimentare alcune innovazioni per verificarne l'efficacia: il ripristino della superiorità numerica in caso di espulsione temporanea o definitiva o l'introduzione dei falli personali e dei falli di squadra che portino alla esclusione dei giocatori dalla gara per raggiunto limite di falli e all'assegnazione di punizioni di prima per ogni fallo commesso dalla squadra che ha superato il bonus.

Non manca, tra i tecnici, la consapevolezza di essere ancora una voce flebile nel panorama dell'hockey internazionale, troppo per riuscire ad influire sulle scelte complete dei dirigenti internazionali dell'hockey. Di qui l'idea, ancora allo stato embrionale, di costituire una associazione europea degli allenatori, che coordini le esperienze nazionali che già esistono, per condividere esperienze tecniche, punti di vista e proposte sullo sviluppo dell'hockey su pista.
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