Dopo l’accordo con l’amministrazione sembrava tutto incanalato per il meglio in casa Roller, invece nella realtà nulla è cambiato nella situazione finanziaria della società ed ora, dopo tanti ed inutili abboccamenti con gli sponsor (nessuno, sembra, presentato dalla giunta Ballarè) il presidente Gianfranco Giuratrabocchetti è costretto ad una cura drastica per la società. «Abbiamo voluto credere fino alla fine alle promesse dell’amministrazione comunale e del mondo imprenditoriale commenta Gianfranco Giuratrabocchetti - ma ogni impegno è stato puntualmente smentito nei fatti. Esclusivamente sulla base delle rassicurazioni di aiuto arrivate da giunta comunale e mondo imprenditoriale abbiamo costruito una rosa per la serie A1 altamente competitiva, portando a Novara con contratti già formalizzati i migliori talenti argentini. Adesso - continua il patron del Roller Hockey Novara – per correttezza nei confronti dei giocatori, se nulla cambierà nell’arco di un paio di giorni, saremo costretti a rinunciare ai contratti e ad approcciare alla stagione alle porte con un team dal basso profilo».
I progetti del Roller erano chiari, con circa 300 mila euro il ds Massimo Minetti sarebbe stato in grado di imbastire un team che non solo avrebbe garantito l’accesso ai playoff della massima serie ma, con ogni probabilità, avrebbe proiettato Novara fra le prime quattro squadre d’Italia al termine della prossima stagione. E la campagna acquisti del Roller è stata davvero da strappa applausi, squadra estremamente competitiva ed anche - per il livello espresso in campo dai giocatori accasati a Novara – molto economica. Conti alla mano la squadra meno costosa fra le big. Tutto perfetto fin quando non ci si concentra sulle somme messe a disposizione sino a oggi dagli sponsor, ferme praticamente a zero. Difficile che qualcosa muti in tempo utile per risolvere la situazione, da qui la decisione del presidente Giuratrabocchetti di parlare con i giocatori appena acquistati e sciogliere ogni vincolo che li lega alla società.
L’idea della dirigenza novarese sarebbe quella di rivolgersi nuovamente al vecchio gruppo, quello che ha riportato Novara in serie A1. Ma il salto dalla A2 alla A1 è notevole e la squadra dell’anno scorso non è certo all’altezza di reggere l’impatto, forse non avrebbe nemmeno le armi per lottare per la salvezza, indebolita dalle partenze di fine stagione del portiere Edy Nicoletti e del difensore Enriquez. Il gruppo dello scorso anno aveva già pesantemente patito la partenza a Natale di Dolce, bomber mai rimpiazzato che garantiva al Roller una pioggia di gol. Da quel momento la carenza sotto porta è stata evidente e pesante.
Marco Tolotti