Terzo titolo di fila per il Barcellona che si impone nella OK Liga

Mentre il campionato italiano, grazie ai play off scudetto, si prepara a vivere la parte più avvincenti della stagione, in Spagna i giochi sono già fatti e i tre turni che mancano al termine della stagione serviranno soltanto per definire le posizioni di rincalzo e le retrocessioni. Lo scudetto è già del Barcellona, per la terza stagione di fila e per la 27esima volta nella storia del massimo campionato spagnolo.
La squadra di Muñoz lo ha festeggiato al Palau Blaugrana, ma ha dovuto attendere il risultato di Igualada-Liceo (terminata 4-2) per dare il via ufficialmente alla festa. Il Vic ha infatti fatto di tutto per rovinare i programmi al blasonato club barcelonense, andando in vantaggio 3-0 e costringeno i padroni di casa a una straordinaria rimonta.
Sabato è arrivato il sigillo della matematica: 71 punti in 27 partite, +12 sulla coppia Vic-Liceo inchiodata a quota 59 a tre giornate dal termine. Ma che la OK Liga sarebbe stata appannaggio del Barcellona lo si era già capito a due terzi del campionato, dopo la 21esima giornata (su 30 totali) giocata lo scorso 19 marzo, quando i blaugrana vinsero e Lloret e approfittarono del doppio KO del Vic a Voltregà e del Liceo nel derby galiziano col Cerceda. Già a quel punto, con il Vic a -8 e il Liceo a -9, ipotizzare una "remuntada" era roba da fantascenza.

Più o meno quello che sta succedendo in Portogallo dove si attende solo la matematica per celebrare il secondo trionfo consecutivo del Benfica. Le aquile hanno 11 punti di vantaggio sul Porto a tre giornate dal termine, ma il Porto deve recuperare la partita contro il Valongo che tiene ancora in piedi le speranze di Cabestany e compagni (che possono fare affidamento anche sullo scontro diretto alla Dragão Caixa il prossimo 28 maggio). Anche nella Primeira Divisão i giochi sono fatti da tempo. Il 13 febbraio, alla 16' giornata, la vittoria del Benfica nel derby con lo Sporting e l'incredibile sconfitta del Porto in casa del Turquel avevano portago Nicolia e compagni a +10, senza alcuna reale possibilità di riaprire i giochi.
E' quello che succede ad assegnare i titoli senza play off: certamente vince sempre la squadra più forte (e qualche volta con i brividi, come due stagioni fa quando Valongo, Porto e Benfica chiusero a pari punti e gli scontri diretti regalarono lo scudetto al Valongo), ma si rischia di conoscere il nome dell'assassino a metà del libro, rendendo la lettura noiosa.
Meglio, molto meglio, la suspance quotidiana dei play off.