Tataranni poker, il Valdagno vince a El Vendrell e vede la Final Four

Dura lex, sed lex. Valdagno impone la sua legge anche a El Vendrell, dove la squadra locale, a detta degli spagnoli presenti, gioca una partita ottima, ma è battuta da un super team biancoazzurro. In Catalogna la lezione è percepita come severa, pesante ma non inappellabile. Lo spauracchio rossonero di mezza Europa, la mina vagante, che era riuscita a imporsi anche a Sua Maestà il Barça, si piega a Franco Vanzo e i suoi uomini; una vera “Invincible Armada”. Un fantasma particolare aleggerà, d’ora in avanti, come incubo per la cittadina catalana: Massimo Tataranni, bomber di razza purissima, capace di calare un poker pregevolissimo; sempre più pare inammissibile e ingiustificabile che un attaccante di tale rango debba restare fuori dal giro della nazionale. 

LA CRONACA
Per questa trasferta europea, in cui coach Vanzo ha voluto fortemente tutti con sé a far gruppo, resta fuori Rodriguez, per fare spazio a Platero. Il match si mette subito in salita: già al 1’ i padroni di casa trovano il pertugio giusto con Jordi Creus per l’1-0. Il colpo subìto rischia di far sbandare e capitolare i campioni d’Italia, ma al 4’ il palo si trasforma in amico per fermare Eloi Albesa. Tuttavia dal 5’ Tataranni comincia il suo personale show, dapprima andando a segnare il penalty del pareggio e, dopo appena 12”, realizzando la rete del sorpasso: 2-1. Valdagno potrebbe triplicare, ma capitan Nicolia si fa parare un rigore. Successivamente il Vendrell perviene al pareggio, con Sergi Miras, lesto a deviare pallina alla destra di Gnata. Lo stesso Miras, al 15’, imitando Nicolia si fa ipnotizzare da Gnata e Valdagno ringrazia operando il definitivo sorpasso: al 16’ con Tataranni e al 19’ con Nicoletti con due reti che valgono il 2-4, punteggio con il quale le squadre vanno al riposo.
Nella ripresa i catalani provano fin da subito a girare l’inerzia dell’incontro; Jordi Creus va in gol dopo appena 30” per il 3-4. È il momento più intenso e critico del match. Con il Valdagno avanti di un solo punto ci pensa super Gnata a blindare il risultato: al 7’ parando un rigore ancora su Miras e fermando le successive due ribattute, e al 10’ neutralizzando un altro tiro diretto, stavolta di Ferrer, tenendo a galla i biancoazzurri. I catalani, sgomenti, commentano in radio “el purtè a fet un partidass!” e sembra di essere in Emilia. Ad aumentare il thrilling arriva, all’11’, un blu per Tataranni, ma gli scudettati resistono anche in inferiorità numerica, uscendo indenni. Al 16’, il bomber lucano si fa perdonare la “blava” ricevuta. Tataranni è inesorabile dal dischetto e trafigge ancora una volta il malcapitato Puigbì; 3-5. Al 21’ finalmente c’è gloria anche per capitan Nicolia che, su tiro diretto, sigla il pesantissimo 3-6, alleviato in parte dall’ultimo gol della partita di Angel Rodriguez a 25” dalla sirena finale per un definitivo 4-6.
Con questa vittoria importante in terra catalana Valdagno torna a casa con un successo fondamentale, che fa ben sperare per il ritorno. La pratica però non è sbrigata, ci sarà da rimanere concentrati anche perché a El Vendrell giurano “remuntada”. Si replica al PalaLido, il 12 aprile, dove sarà necessaria un’altra grande impresa per staccare il biglietto per la fase finale.
Mentre Valdagno consumava a Vendrell l’ennesimo miracolo sportivo, al ritorno in Italia i Vanzo boys troveranno un bel regalo da aprire: anche se il Forte dei Marmi è matematicamente primo in Regular, un interessante pareggio del Trissino ha fermato sul 3-3 il Breganze. In caso di vittoria valdagnese, martedì sera in casa dell’SPV Viareggio, i biancoazzurri ridurrebbero a sole due lunghezze le distanze dai rossoneri veneti, attesi nel fine settimana dalle Final-4 di Coppa CERS a Forte dei Marmi e, il martedì successivo, chiamati ad affrontare in casa un difficile derby con Bassano. La seconda piazza, per altro ampiamente meritata nel corso della stagione, resta ancora nel mirino di Nicolia e compagni. Ma bisogna vincerle tutte … e Valdagno sa come fare!

Vedi il quadro dei quarti di finale.