Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

Spagna e Gil da record: sei volte sul tetto d'Europa


Scritto da Redazione - Pubblicato il 11/09/2010
Squadra che vince non si cambia... e squadra che vince continua inesorabilmente a vincere. In Europa da 12 anni si gioca solo per il secondo posto perchè la Spagna di questa generazione di campioni è praticamente imbattibile.
Lo ha dimostrato una volta di più in questo campionato europeo dei record: mai nessuna nazionale aveva vinto sei volte consecutive il campionato europeo nell'hockey moderno (l'Inghilterra vinse di fila le prime 12 edizioni); mai nessuno ha fatto quello che ha fatto Pedro Gil, unico giocatore europeo ad avere messo in fila sei ori consecutivi continentali.
Ma la Spagna non è solo Pedro Gil e, anzi, il fenomenale attaccante del Porto forse non è stato nemmeno l'elemento fondamentale. Questo è stato l'europeo di Jordi Bargallò, maturato e cresciuto a dismisura, diventato il vero leader di questa nazionale destinata a dominare in Europa e nel Mondo ancora per molto tempo. La firma di Bargallò c'è in quasi tutti i gol di questa finale: quelli che ha realizzato personalmente, sempre in modo originale e "di classe" e quelli che ha fatto segnare ai suoi compagni mettendoli nelle migliori condizioni per alzare le braccia al cielo.
Il genio, l'acume tacnico e le formidabili capacità tecniche di Bargallò si inseriscono su una squadra che ha uomini validissimi in ogni reparto e ricambi che sarebbero titolari in qualunque altra squadra al mondo. Ordeig, Gual, Fernandez, Roca, Adroher, Bancells, Torra, Trabal: con una squadra così in pista le partite di hockey sono un piacere unico al quale vale la pena assistere.

Il Portogallo ci ha provato e per un tempo è anche riuscito a incutere un po' di timore alla Spagna. Sembrava già cadavere dopo un quarto di partita appena con tre gol sul groppone, un tiro diretto sbagliato, un power play gettato alle ortiche. Invece, grazie a uomini di qualità come Oliveira e Azevedo, la squadra di Rui Neto è resuscitata e ha recuperato fino al 3-2. Non fosse arrivata la sfortunatissima deviazione di Barreiros a fine primo tempo, forse sarebbe stata un'altra partita.
Ma la ripresa ha detto chiaramente che la Spagna è oggi più forte di questo Portogallo. Molto più forte: tecnicamente, tatticamente, mentalmente.
Nello sport si dice spesso che quando ci si abitua a vincere si perdono gli stimoli e il rendimento diminuisce. Ebbene, questa Spagna domina da 12 anni e non sembra avere perso nulla dello smalto della prima volta, nemmeno quando Carlos Feriche prende i 10 campioni del mondo di Vigo e li mette in pista un anno dopo a Wuppertal, senza fare alcun cambio. La Spagna ha vinto come se fosse la prima volta per tutti.

In chiusura, i complimenti vanno fatti anche alla Francia e alla Germania che si sono contese ai rigori la medaglia di bronzo che entrambe meritavano. Nel complesso dell'europeo la Germania ci è piaciuta di più, ma la pista ha detto Francia e allora complimenti alla Francia che sale sul podio dopo 78 anni: l'ultima volta era successo nel 1932. Complimenti soprattutto ad una squadra che è riuscita a cambiare faccia al suo campionato europeo, iniziato con la disfatta per 8-0 contro Svizzera e finito in trionfo: per fare questa metamorfosi in appena sei giorni ci vuole carattere.
E nessuno si azzardi a dire che, visto il terzo posto della Francia, la sconfitta degli azzurri nei quarti di finale ha un sapore meno amaro.

Clicca qui per vedere il tabellino della partita.
Clicca qui per vedere le foto della partita.
Si ringrazia Giorgio Tomaino per i dati statistici
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.