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Sergio Silva: l'arma in più di un Follonica stellare


Intervista a tutto campo al neo acquisto della formazione maremmana. Il fuoriclasse portoghese si è già perfettamente inserito con i suoi nuovi compagni comeha ampiamente dimostrato nelle prime partite della stagione. Silva non nasconde la sua ambizione di vincere tutto il possibile e che lancia la sfida al Barcellona: 'i favoriti, almeno a casa nostra, siamo noi!'

Scritto da Michele Nannini - Pubblicato il 19/10/2005
E’ stato l’arrivo più importante e qualitativo della scorsa stagione nel mondo hockeystico italiano e il presidente Venturi non ha badato a spese per portarlo a completare una rosa che faceva già da sola sognare. Con l’arrivo di Sergio Silva, portoghese reduce da una stagione con i fiocchi a Prato, il Consorzio Etruria Follonica ha perfezionato ancor di più una macchina da guerra. E a vedere come si è inserito alla svelta l’esterno portoghese c’è solo da fare i complimenti a lui ed alla squadra per l’alchimia creata in poche settimane.
“Tutto sta andando benissimo – conferma Silva commentando il suo inserimento nella squadra e nella realtà cittadina – sotto tutti gli aspetti. La città, la squadra, la società ed i tifosi stanno rispondendo esattamente come mi aspettavo e il lavoro di inserimento non può che filar via alla perfezione in una realtà come questa.”
Sembra che tu abbia giocato da sempre con questi compagni, invece stai lavorando assieme a loro da poco più di due mesi: come mai sembra tutto così facile? Quanto lavoro c’è dietro?
“Si deve sempre lavorare tanto per migliorare giorno dopo giorno, però quando si trovano giocatori come quelli che ho conosciuto qua a Follonica tutto diventa più semplice, sono tutti dei campioni e diventa facile giocare insieme e capirci in pista. Proprio loro hanno reso il mio ingresso in squadra ancor più agevole del previsto e di questo non posso che ringraziarli, sono stati tutti fantastici”.
Il primo bilancio stagionale parla di un Follonica che sembra nettamente più forte di tutti gli avversari: tutto in discesa quindi o l’insidia può essere sempre dietro l’angolo?
“Sulla carta sappiamo di essere i più forti, questo è vero, però lo dobbiamo dimostrare in pista sempre e comunque. Fino ad oggi abbiamo vinto tutte le partite che abbiamo giocato perché siamo complessivamente più forti ma ogni partita alla fine fa storia a sé e non dobbiamo fare confronti o vivere su quanto già accaduto, bisogna dare il massimo sempre. Alla fine di partite facili non ne esistono, diventano facili se noi giochiamo come sappiamo fare e se seguiamo le indicazioni dell’allenatore.”
Sabato a Salerno, martedì primo atto della finale di Coppa Italia a Prato: tutto sembra semplice ma guai a distrarsi.
“Siamo pronti a giocarci le nostre chances, il Salerno lo abbiamo già incontrato in coppa e lo abbiamo battuto ma sicuramente in casa loro non sarà altrettanto facile, anche se andiamo là per vincere così come in tutte le altre occasioni. Dopo due giorni c’è la seconda sfida importante della stagione, una delle competizioni che vogliamo vincere. Sarà difficile ma se giochiamo come sappiamo siamo già in grado di portare metà della coppa a casa.”
Tutti aspettano le partite con il Barcellona, che rappresentano già di partenza un evento storico per tutta la città. Probabilmente per la prima volta nella stagione il Follonica non sarà favorito: come state lavorando per preparare queste sfide?
“Sono partite ancora troppo lontane per poterci pensare fin da adesso, ci sono tanti impegni prima della supercoppa. E comunque non è vero che non siamo favoriti: sicuramente che in Spagna sarà difficile ma fra le mura amiche, nella nostra pista, con i nostri tifosi saremo noi quelli da battere. Loro sono fortissimi, vero, ma anche noi siamo un team completo con giocatori di livello e un pubblico fantastico che ci può far diventare, anche se solo per l’1% in più, favoriti almeno fra le mura amiche”.
In ogni caso, in Champions League, una delle due dovrà uscire: misteri dell’hockey europeo.
“Bisogna cambiare i regolamenti – conferma Silva – non ha senso, solo nell’hockey succedono queste cose. Tanto il Barcellona come il Follonica sono due fra le squadre più forti al mondo e non è possibile che una esca dalla competizione già agli ottavi di finale. I campioni d’Italia e quelli di Spagna non si possono affrontare al primo turno, tocca alla Cerh ed alle federazioni cambiare il regolamento.”

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