LISBONA
La supersfida di sabato l'avrebbe potuta giocare con addosso la maglia giallorossa, magari con il numero 33, il suo numero, quello con cui a Follonica ha vinto tutto e a Bassano ha trascinato la squadra al secondo scudetto. E invece Sergio Silva è diventato una colonna portante del Benfica, il fiore all'occhiello, assieme a Carlitos Lopez, della corazzata lusitana che, dopo avere alzato Coppa Cers e Supercoppa europea, punta a tornare a vincere anche in patria e a dare l'assalto all’Eurolega.
Storie di mercato di quest'estate, quando Sergio Silva è stato a un passo dall'Amatori prima di accasarsi a Lisbona. E a pochi giorni dal suo arrivo a Lodi da avversario l'esperto difensore portoghese racconta quanto accaduto in estate, svelando quanto sia stato vicino a vestirsi di giallorosso: «È vero, qualche mese fa sono stato molto vicino all'Amatori. Ho avuto diversi contatti con il presidente, che mi manifestò la sua volontà di portarmi a Lodi. E io gli diedi la mia disponibilità al trasferimento - spiega Silva al telefonio da Lisbona -. Poi subentrarono altre questioni che cambiarono un po’ le cose e alla fine decisi di rimanere un altro anno in Portogallo. Io però ho sempre in testa l'idea di tornare in Italia, mia moglie è italiana e un'altra esperienza lì la farò. E mi piacerebbe farla a Lodi, se un giorno dovessi vestire una maglia italiana spero sia quella giallorossa dell'Amatori, una grande squadra che gioca in una città pazza per l'hockey. Sarebbe bello, vediamo cosa succederà in futuro».
Fin qui il passato e magari, chi lo sa?, il futuro di Sergio Silva. Il presente però è tutto incentrato sulla partita di sabato, un big match fondamentale per il cammino delle due squadre in Eurolega che il difensore portoghese inquadra così: «Si affronteranno due delle migliori squadre d'Europa in questo momento, sarà senz'altro una bellissima partita che si giocherà in un palazzetto con un clima straordinario, il massimo per un giocatore. È una gara importante per tutte e due: chi vince sarà vicinissimo alla qualificazione. Noi siamo il Benfica, abbiamo una rosa di grandi campioni e veniamo a Lodi per vincere come facciamo sempre; ma sarà durissima, speriamo di trovare i giallorossi non in grande serata così da tornare a Lisbona con tre punti fondamentali».
Ma come sta oggi il Benfica che si appresta a sfidare l'Amatori?
«Sta bene - risponde Silva -. Siamo reduci da una lunga striscia di risultati positivi e giochiamo un buon hockey. In campionato abbiamo pareggiato la prima, poi abbiamo sempre vinto e siamo cresciuti anche come squadra. Anche in Eurolega stiamo facendo bene e veniamo a Lodi per dare continuità a questo ottimo momento».
E l'Amatori?
«In questo momento è la squadra più forte in Italia, lo dice la rosa fatta di grandi campioni ai quali si sono aggiunti due grandissimi giocatori come Antezza, che conosco benissimo e ritengo il vero valore aggiunto di questa squadra, e ora Squeo - conclude il portoghese -. E lo dicono anche i numeri dato che ha perso solo una partita e ha già vinto la Coppa Italia. L'allenatore ha portato qualcosa di importante e riesce a esaltare i singoli fortissimi che ha con una coralità che alla fine fa la differenza. I giallorossi hanno tutto per arrivare in fondo e vincere il campionato, anche se dovranno fare i conti sempre con i miei amici Bertolucci che di certo non molleranno. Sabato per noi sarà durissima, ma vogliamo vincere per ipotecare la “final eight” alla quale mi auguro di arrivare però assieme all'Amatori».