Scandiano silura Ialacci: «Non ho stravinto...»

QUESTA VOLTA non è tuonato… ma ha piovuto ugualmente a dirotto. Con poche stringate righe su Facebook, l’Hockey Scandiano comunica che Roberto Marino è il nuovo allenatore della squadra di serie B e dell’under 15. “La società ringrazia Juri Ialacci per il suo contributo fin qui prestato”. Marino ha già svolto il primo allenamento e ovviamente si è dimostrato molto carico rispetto al nuovo impegno: “Beh, l’hockey su pista è stata davvero una bella fetta della mia vita – dice il nuovo tecnico rossoblù – basti pensare che ho iniziato a giocare 40 anni fa e da allora, prima come atleta e più di recente come allenatore, non ho saltato neanche una stagione. Questa sarebbe stata la prima… ma così non sarà”.
Come ha trovato la squadra?
“Sono ragazzi che conosco molto bene, anche per averci giocato assieme. Il livello tecnico del gruppo è elevato, io sono davvero fiducioso per una promozione in A2. L’anno scorso, proprio a Scandiano, è stata la mia prima retrocessione e la voglia di rifarmi è proprio tanta”.
IL TECNICO USCENTE Juri Ialacci non l’ha davvero presa bene: “Dire che sono deluso è un eufemismo. Sono stato esonerato telefonicamente, dopo che avevo chiesto un colloquio con la società che non mi è mai stato concesso”.
Ma quali sono stati i rilievi che le hanno mosso?
“Mi hanno «accusato» di non aver stravinto il campionato. Tra la prima fase e quella attuale, abbiamo vinto 15 partite su 17, di fatto abbiamo perso solo le due trasferte a Pieve e proprio sabato c’è il Pieve in casa. Del girone vanno avanti in due e la terza se vince lo spareggio, la cosa era praticamente fatta. E anche alla final eight avevamo le carte in regola per la promozione”.
Secondo lei cosa non ha funzionato?
“In campo direi proprio niente. Le partite le abbiamo vinte, il rapporto con i giocatori era ottimo. Poi mi hanno tolto anche l’under 15, una squadra che negli anni scorsi vinceva davvero poco. Quest’anno eravamo in lizza per la Coppa Italia e nel torneo disputato in Portogallo siamo arrivati secondi, battendo tre squadre lusitane e perdendo solo la finale”.
La sentiamo sconsolata…
“Sì, io alla società ho sempre risposto presente, quando mancavano giocatori per allenarsi o quando ci sono stati problemi. Ora prendono il mio lavoro di sette mesi e lo buttano…non dico dove. E a raccogliere i frutti sarà un altro. Io credo che lo sport non debba funzionare così: non hanno avuto il coraggio di parlarmi di persona, mancandomi di rispetto. In più, visto i risultati già ottenuti, forse qualcuno non è nemmeno troppo competente. In ogni caso le ultime partite le andrò a vedere”.

Claudio Lavaggi