SANDRIGO - Omar Dal Maso
Il confine fra la gioia e il rammarico è esattamente quello che separa Sandrigo e Montecchio Precalcino.
Derby di confine che lancia i biancocelesti a portata di 4° posto e che chiude qui la stagione dei biancoverdi, esclusi dai playoff, con qualche rammarico.
Vaccari Montecchio Precalcino sorpassato dunque al fotofinish dal Vercelli e matricola che chiude al 9° posto della classifica.
Quella che si vive a Sandrigo è una partita splendida sia per la cornice di pubblico che per i colpi di scena.
La prima pennellata è di Crovadore che al 6´ fredda l´ex Todeschini. Chance ospiti su due punizioni sventate da un super Bigarella al 22´, uomo-derby. Scintille sugli spalti, giocatori battaglieri, ma esempi di fair play in pista.
A inizio ripresa il “Corvo” al 1´ minuto spedisce nella retina la respinta di “Tode” sul rigore. Il golden-boy Retis sfoggia un colpo di classe al 5´: tiro fulmineo, che riaccende gli ospiti, spenti però dal tiro dalla distanza di Crovadore.
Gara tesa, un blu per Gasparotto e Retis, Sandrigo che sbaglia una punizione e Clavello che punisce ribadendo dentro un rigore sulla balaustra (7´).
Altro penalty per fallo su Milani, Clavello spara fuori, mentre sul 10° fallo il Corvo segna la quaterna di fino.
“Biga” si oppone in spaccata a Retis dopo il blu a Liberalon (19´), così come al terzo rigore di Clavello, che poi centra la ribattuta per il 4-3.
Apnea pura, risolta da Meneghini che, dopo un tiro libero parato (blu a Thiella) sigla un gran gol a 1´ dalla fine.
Il baby Retis riporta sotto i suoi ma il Sandrigo mette in ghiaccio la pallina nei 40´´ finali.
Bacchetta magica per rendere quasi memorabile una serata di hockey cadetto in pista, e “bacchettata” invece per il fuori pista. Colpo d´occhio inusuale per una serie A2 in occasione del derby a Sandrigo: palasport gremito, decibel assai alti, striscioni, bandiere, cori da stadio, sfottò di rito fra vicini di casa e addirittura le scaramantiche zampe di gallina.
Uno spettacolo, insomma, almeno pari a quello offerto dai roller “cugini” nell´ultimo atto di regular season. Giocatori protagonisti di fair play in pista e tifosi sugli spalti per tutti i 50´ effettivi. Un pubblico di tutte le età. Dai bambini del mini hockey accompagnati dai genitori ai “nonni” appassionati di paese, per oltre 500 sostenitori in tribuna.
Unica macchia un seccante episodio ad alta tensione che, durante l´intervallo, ha rischiato di rovinare la serata di sport fra due squadre avversarie sì, ma anche amiche e con alcuni ex in pista.
Alcuni focosi membri - pochi per la verità - delle due tifoserie, dopo qualche battibecco “en passant”, hanno pensato bene di discutere naso a naso sui gradini dell´entrata del palasport. Futili, come sempre accade in questi casi, i motivi alla base dell´animato confronto che, per fortuna, non è andato oltre qualche spintone, alcuni complimenti pepati e qualche schizzo d´acqua volato a raffreddare e diluire gli animi caldi e alticci.
Attimi da censura risoltisi nell´arco della pausa fra i due tempi di gioco, segno che l´interesse per la partita in corso ha avuto il sopravvento. Grazie anche al pronto intervento di alcuni dirigenti di casa che si sono prodigati per calmare gli animi. Oltre alla capatina delle forze dell´ordine nell´impianto ad inizio ripresa, la cui presenza ha fatto abbassare le creste a chi, probabilmente, aveva brindato un po´ prima del primo tempo.
Tutto tranquillo al fischio finale. Con il comprensibile scoramento dei giovani di Carraro, alleviato dagli applausi ricevuti dai propri sostenitori, mentre i ragazzi di Zonta hanno ringraziato i propri supporter con un tuffo sotto la fetta di tribuna occupata dai colori biancocelesti.
Per il Sandrigo appendice di regular season sabato contro il Novara, nel recupero. Nel mirino il Castiglione ad un punto, sicuro avversario nei playoff ma che, se sorpassato, permetterebbe ai vicentini di aggiudicarsi il fattore pista nell´eventuale “bella”.
THIENE - Omar Dal Maso
Stracapolista. La Ripor chiude la pratica campionato portando a +11 il margine su Viareggio e Novara. Partita di fine stagione a ritmi blandi, con i gialloblu che faticano nel quarto d´ora iniziale ma ne approfittano per provare più soluzioni tattiche utili per il futuro.
A sfondare per primo è Marchioretto, lanciato in contropiede: anticipa il tiro da fuori al 16´ che s´infila sotto il sette. Sarà l´unico gol della prima frazione. Non cambia in avvio di ripresa, finchè Berto, da centro area, raccoglie la respinta del subentrato Melillo e gonfia la retina per il 2-0 al 12´. Immediata la risposta campana con Mastropasqua su botta da fuori, complice un furbo velo di un compagno che gabba Comin. Nel finale Casarotto e Marchioretto vanno in tandem e si scambiano e favori: al 20´ il giocatore/allenatore serve l´assist a “Marchio” che salta il portiere e infila il 3-1. Poco dopo duetto vincente con Casarotto a sfruttare il suggerimento con un tocco di fino sottomisura. Due bei gol che suggellano la festa thienese per il campionato stravinto.
ROLLER BASSANO - Vincenzo Pittureri
Tutti fondamentalmente sereni e tranquilli. Il Novara soffre per trequarti di match, messo sotto dai bimbotti della Roller, e poi legittimamente tracima ed esonda con un paio di veterani. Questo non scalfisce l´annata da incorniciare dei biancorossi, partiti con l´obiettivo della sopravvivenza, in apnea sino a gennaio, e approdati ai playoff promozione. L´ultima recita prima della postseason contro la viceregina non contava. Le uniche inquietudini sono per il portiere Alberto Zanin che, alla vigilia della sfida si è procurato uno strappo muscolare di 5 cm e il dott. Diego Ave esclude recuperi miracolistici. Tra i pali è già andato il ragazzino Chenet e con lui si affronteranno i playoff dal 10 aprile (garauno all´Area Caneva, il 14 in Toscana ed eventuale bella di spareggio la settimana seguente). Quanto al duello col Novara, la Roller ha schierato le seconde linee, eppure dopo il botta e risposta Negrello- Mastropierro, Vanzo, figlio d´arte, ha timbrato il 2-1 del sorpasso nella ripresa e lì talune chiamate rivedibili dell´arbitro Molli (fuori sia Chenet che Marangoni) hanno condizionato la contesa: in inferiorità numerica, Bassano 2 si è piegato a quel demonio di Fabrizio Mastropierro, autore di una cinquina.