LODI
Se pensi ad Amatori-Benfica non puoi non pensare a Miguel Rocha. Lui che del Benfica è stato simbolo e bandiera e che per Lodi e l'Amatori è stato e rimarrà sempre “Dai Miguel tira la bomba, tira la bomba”, cioè il fenomeno che, in coppia con Aldo Belli, dipinse di giallorosso la Coppa Cers del 1987.
Amatori-Benfica è la sua partita, la sua sfida del cuore, la gara che l'anno scorso lo emozionò e lo commosse fino alle lacrime al suo ritorno in riva all'Adda, una sorta di derby speciale nel quale non vorrebbe mai vedere vinti, ma solo vincitori. Sabato sera Miguel non sarà al “PalaCastellotti” come un anno fa quando la platea lodigiana gli tributò un'accoglienza da pelle d'oca, ma da casa non si perderà nemmeno un secondo di una sfida che per lui ha un sapore speciale.
Raggiunto telefonicamente nella sua Lisbona Rocha parla a ruota libera di Lodi, dell'Amatori e del Benfica, a cominciare da come, secondo lui, andrà a finire la supersfida di dopodomani: «Quando l'Amatori gioca in casa per me è sempre favorito, per questo non do un 50 per cento di possibilità alle due squadre, ma almeno il 60 all'Amatori - attacca l'ex campione portoghese -. L’Amatori ha dalla sua un giocatore troppo forte che è il suo bellissimo pubblico, che fa la differenza: quel giocatore farà sicuramente una grande partita e per questo, se gli altri dieci lo imiteranno e saranno in serata, la squadra di Marzella avrà tantissime probabilità di vincere. Di certo sarà un grande spettacolo».
Un anno fa il cuore diviso a metà di Rocha, in una partita da dentro e fuori in Coppa Cers, festeggiò la qualificazione del suo Benfica ma soffrì per l'eliminazione del suo Amatori. Quest'anno invece le cose saranno diverse: «È vero, l'anno scorso è stata durissima, sapevo che in qualsiasi modo sarebbe finita sarei stato felice per i vincitori, ma avrei sofferto per la squadra eliminata. Oggi invece sono tranquillissimo, perché sono certo che tanto alla fine tutte e due andranno alla “final eight” e una volta là ci ripenseremo».
Rocha parla poi del Benfica, a suo dire non tanto più forte di quello che dodici mesi fa eliminò l'Amatori di Belli dalla Coppa Cers: «Il Benfica di oggi è una grandissima squadra, molto esperta e con tanti giocatori in grado di fare la differenza. Ma non sono così convinto che sia più forte di quello dell'anno scorso - spiega -: è vero che sono arrivati due fuoriclasse come Sergio Silva e Carlitos Lopez, abituati a vincere, ma se ne sono andati giocatori altrettanto forti come Pereira e Caio che si è trasferito al Porto. La squadra ha guadagnato in esperienza e ha dieci giocatori pronti e intercambiabili che stanno facendo bene praticamente da inizio stagione. È rimasta una delle formazioni più forti d'Europa, ma del resto l'aveva dimostrato anche un anno fa vincendo la Coppa Cers».
E l'Amatori invece?
«L'Amatori al contrario penso che si sia rinforzato rispetto all'anno scorso. Intanto hanno tutti un anno di esperienza in più sulle spalle, poi è arrivato un campione come Antezza che fa la differenza e adesso anche Squeo che penso sia un altro rinforzo importante che allunga la rosa. Inoltre io sono grande amico di Aldo (Belli, ndr), ma credo che il cambio di allenatore abbia portato nuovo entusiasmo e stimoli alla squadra: Marzella ha trasmesso al gruppo la sua carica e la sua mentalità e anche questo ha contribuito a rendere l'Amatori più forte e i risultati sono lì a dimostrarlo. Sicuramente è più forte di un anno fa e per il Benfica sarà davvero dura».
Ecco quali saranno per Rocha (tre anni in giallorosso negli anni Ottanta, ma quattro a Lodi con l'aggiunta di una stagione nell’Hockey Club Lodi a inizio anni Novanta) gli uomini del match: «La “magìa” di Festa e Antezza da una parte e Diogo Rafael, un giovane di grande talento che non ha paura di niente, e Carlos Lopez dall'altra potrebbero essere decisivi con i gol e le giocate. Ma io penso che alla fine la decideranno Losi e Ricardo Silva: sono i portieri delle due nazionali e la loro tenuta sarà determinante per l'esito della gara. L'anno scorso entrambi non giocarono al massimo, quest'anno penso che potrebbero risultare decisivi».
Gli ultimi pensieri di “re Miguel” sono per Lodi e la sua gente, con una previsione che sa tanto di augurio: «Sento spesso gli amici e siamo già d'accordo che ci vedremo tra un mese qui a Lisbona. A tutti gli altri tifosi e ai ragazzi della curva posso solo dire che io sono sempre con loro: sono un “ludesan”, lo sarò sempre, li abbraccio forte perché loro sono quelli che fanno di Lodi una città unica per l'hockey - conclude Rocha -. Se l'Amatori può vincere lo scudetto? Io sono convinto che sia l'anno buono: abbiamo cominciato a vincere e questo ha dato convinzione e fiducia a tutto l'ambiente. Vedo i giallorossi più preparati di Viareggio e Valdagno per arrivare fino in fondo, secondo me quest'anno hanno qualcosa di più; il campionato è ancora lungo, però credo che potremo tenere fino alla fine. Sento che è l'anno buono per riportare lo scudetto a Lodi dopo tanto tempo e se andiamo in finale sicuramente io verrò lì a tifare Amatori».
Stefano Blanchetti