Il dialogo e il confronto come risposta alla violenza. È questa l'arma scelta dall'assessore allo sport del Comune di Thiene Giampi Michelusi per tentare di arginare il tifo barbaro che a fine dicembre ha rovinato la conclusione della partita di hockey pista tra la squadra di casa e il Valdagno.
Un arresto, cinque denunce, quindici giorni di prognosi per un tifoso picchiato e cinque auto danneggiate: questo il bilancio di una serata di scontri, culminata con l'intervento dei Carabinieri. Ebbene, ora Michelusi lancia un appello pubblico ai protagonisti della rissa: «Desidero incontrarvi – dice l’assessore – e conoscere da voi i motivi che vi hanno portato al grave episodio. Se ci sono disagi da manifestare, io sono qua, pronto al dialogo». Un confronto onesto, chiaro e pacifico: è quanto chiede l'assessore, fermamente convinto che i valori dello sport si basino sull'incontro e sul rapporto corretto e sano con se stessi, il proprio corpo e gli altri.
«Profondamente convinto della valenza pacifica dello sport – continua Giampi Michelusi – consegnerò al termine dell’incontro, che spero seguirà al mio appello, una maglietta con il logo CAT – Corri a Thiene. Sarà il mio modo particolare di testimoniare simbolicamente i valori fondamentali di civiltà caratteristici dello sport».
L'incontro, spiega una nota del Comune, sarà riservato e anonimo. I destinatari dell’appello potranno contattare l’assessore per concordare la data dell’incontro, telefonando al n. 0445 - 804.921.
L'auspicio è che qualcuno si faccia vivo, per cancellare una brutta pagina di cronaca, che con lo sport (quello vero) non c'entra proprio nulla.
Guido Gasparin