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Rapetto e Comune di Novara ai ferri corti per 60mila euro


Scritto da Hockey Novara - Pubblicato il 25/03/2010
Alcuni giorni fa si è nuovamente fatto sentire l'Hockey Novara. La società piemontese, regolarmente affiliata alla Fihp anche se priva di attività agonistica a qualsiasi livello, ha emesso un comunicato firmato dal presidente Rapetto lamentando la decisione del Comune di Novara di adire le vie legali per recuperare 60mila euro mai pagati dall'Hockey Novara per l'utilizzo del palasport Dal Lago.
Pubblichiamo integralmente la lettera dell'Hockey Novara e la risposta del Sindaco di Novara Massimo Giordano


Con grande stupore questa società sportiva si vede nuovamente minacciata da chi, invece, avrebbe tutto l’interesse ad averne a cuore le sorti. Mediante l’atto di citazione avanzato dal Comune di Novara, nel quale vengono presi in esame tanti aspetti a proprio favore, ma si presta molta attenzione a non citare le circostanze che evidenziano un atteggiamento contrastante nei confronti della dirigenza tuttora in auge, ci si espone ad un unico obiettivo primario: la volontà di far fallire la società sportiva più blasonata d’Italia, vanto ed orgoglio di una città intera, che ha reso prestigio alla stessa in tutto il mondo.
Giungere ad una fine indecorosa come quella del fallimento, proprio ad opera di chi avrebbe dovuto tutelare questo patrimonio, è l’inevitabile conseguenza di un gesto che appare inutile, perché sebbene ci si trovi di fronte ad un presunto credito, fra l’altro da avvalorare, non potrà dar adito a nessun rientro di capitali nei confronti di chi oggi si limita, senza curarsi di tali aspetti, alla mera cura dei propri interessi economici.
Forse, con troppa superficialità, ci si è scordati dei tanti sacrifici compiuti da questa dirigenza per evitare un’altra situazione analoga alla presente, cinque anni or sono. Oppure degli impegni finanziari e personali volti ad assicurare un campionato di vertice della squadra, oltre alla partecipazione alle coppe europee. Se nel contempo si vuol addossare una colpa per l’attuale stagione, che vede per la prima volta l’Hockey Novara escluso da qualsiasi manifestazione, è bene sottolineare che l’unico motivo per il quale si è arrivati a questa situazione è perché riteniamo ingiusto il comportamento di chi avrebbe dovuto ufficializzare la nostra retrocessione: non ci è mai pervenuto neppure un misero comunicato a riguardo, che tra l’altro avremmo impugnato presentando ricorso al TAR, nel caso fosse giunta la relativa documentazione dagli organi competenti. Su questo argomento, pertanto, la nostra sensazione resta quella di una momentanea esclusione dalla massima serie e non certamente una condizione definitiva.
Numerosi sono risultati essere gli sforzi per trovare soluzioni alternative, quali una possibile fusione con le altre due società sportive hockeistiche della città, ma i troppi contrasti interni non hanno reso possibile tale attuazione.
Ed in questo frangente, l’unico traguardo raggiunto da questa Pubblica Amministrazione quale è stato ? Lasciarsi sfuggire una stupenda realtà come la Cimberio Basket, giungere mestamente al fallimento dei Draghi Novara (con un intervento di questo stesso Comune di Novara, che è stato quantificato da numerose fonti attorno ai 516.000 euro). Ma non solo il basket è risultata la disciplina più colpita. Se infatti sono state completamente abbandonate tutte le attività legate all’hockey su pista, si pensi al Novara Calcio, stupenda ed attuale realtà della nostra immagine. Uno dei più grandi centri sportivi all’avanguardia, invidiato da società di Serie A e modello di funzionalità ed organizzazione, quale è Novarello, avrebbe potuto (e dovuto) avere una sede in città, restituendo alla stessa il prestigio che merita. Di cui oggi, però, può godere il Comune di Granozzo con Monticello... Ma, evidentemente, le volontà di stringere un tale sodalizio, non erano così lampanti.
Scegliendo di indirizzarsi su questa strada, creando un vero e proprio stato intimidatorio nei nostri confronti, specie ad opera di alcuni personaggi motivati unicamente da interessi personali, non solo si evita la collaborazione con la società Hockey Novara, indispensabile per porre le basi atte a ridare prestigio alla Stessa, ma si costringe qualsiasi sponsor, propenso ad investire e a credere in questo sport, a desistere per il timore di un cattivo ritorno d’immagine. Una circostanza che ci penalizza seriamente in vista della prossima stagione e ci costringe a ridimensionare i nostri obiettivi, volti ad un ritorno ai fasti di un tempo. Sono davvero poche le figure che si sono dimostrate oggettive alle nostre problematiche; il rammarico consiste forse nel fatto che quest’ultime si siano avvicinate alla nostra realtà in un momento ormai già troppo condizionato e difficilmente recuperabile, come ad esempio l’Assessore allo sport Daniele Andretta, che merita un sentito ringraziamento per l’impegno costante dimostrato.
E’ forse questa la soluzione per rientrare di un credito che ha origini nel 1997? Oltre dieci anni fa? Portare al fallimento l’Hockey Novara che, è bene ricordarlo, è di proprietà di una società inglese e soltanto amministrata da una società italiana, tra l’altro a responsabilità limitata? La decisione intrapresa induce a riflettere che si preferisca distruggere, piuttosto che creare. Così come si sia scelto di voler continuare a sostenere un ulteriore impegno economico, a carico della Città di Novara, scegliendo di adire per vie legali a fronte di un qualcosa che non potrà mai essere proficuo e comporterà, inevitabilmente, la scomparsa definitiva della compagine italiana più titolata in assoluto.

Il Presidente
Massimo Rapetto



Ho letto con vivo stupore il comunicato del presidente dell’Hockey Novara Massimo Rapetto, attraverso il quale egli accusa il Comune di Novara di non fare gli interessi di questo sport perché, dopo vane e logoranti trattative, ci siamo permessi di richiedere, tramite un’ingiunzione del Tribunale, il pagamento della somma di 60 mila euro che la società in questione deve alla municipalità per l’utilizzo degli impianti sportivi negli anni passati.
E’ stupefacente soprattutto che egli ci accusi di provocare un fallimento che è già nei fatti e non certo per causa nostra.
Comunque è evidente che se questa iniziativa contribuirà a convincere l’attuale presidente a farsi da parte, ben venga.
Il Comune di Novara infatti si è sempre detto disponibile ad intervenire lavorando all’individuazione dei soggetti interessati a salvare la società.
Invito che torno a ribadire ancora oggi.
Noi siamo pronti a lavorare per riportare l’Hockey Novara a giocare in campionato, per il bene della città e di questo glorioso sport. I fatti dimostrano che il presidente Rapetto non è riuscito a fare altrettanto. A lui le valutazioni del caso.

Il Sindaco di Novara
Massimo Giordano


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