Cerca in hockeypista.it


Archivio completo delle notizie

«Questione di abitudine a vincere»


Citterio deluso per la sconfitta ma si consola con la visita a Lisbona assieme a Nava e altri vecchi amici. Il doppio ex Rocha indica la differenza fra le rivali.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 20/02/2012 - 09:37

LISBONA
L'epilogo purtroppo lascia l'amaro in bocca ma Lisa, così come i portoghesi chiamano Lisbona, è qualcosa di più. Ed ecco che il fascino di una città d'altri tempi, profumata dai deliziosi “pastéis de nata”, illuminata dal riflesso del sole sulle acque del Rio Tejo e avvolta nel suono malinconico del fado, ha il potere di organizzare una piccola rimpatriata fra amici e vecchi compagni di squadra.
Ecco dunque che al “Pavilhao Imperio Bonanca” arrivano il “padrone di casa” Antonio Miguel Rocha, 237 reti con la maglia dell'Amatori, il marcatore straniero più prolifico di sempre nella storia dell'hockey giallorosso (ma ex anche del Benfica), Roberto Citterio, il gladiatore di mille battaglie da lodigiano, e anche Massimo Nava, protagonista in giallorosso negli anni '80. Purtroppo la partita di hockey doveva essere la ciliegina sulla torta di una trasferta memorabile, invece forse per qualcuno è meglio sorvolare. Per qualcuno che, quando in pista non ci arrivavano la tecnica e la grazia, non ci metteva poi molto a far emergere altre... qualità.
«È stata una serataccia - commenta Roberto Citterio, indimenticato baluardo difensivo giallorosso -, ma sono venuto volentieri a Lisbona in compagnia di Massimo Nava e di altri amici. Appena abbiamo visto a settembre l'accoppiamento dei gironi e le date abbiamo deciso di prenotare e di venire a fare questo week end. Mi ha fatto molto piacere incontrare vecchi amici, ho visto Miguel, Pino e ho vissuto per una sera ancora l'atmosfera dei palazzetti».
Il “Citt” ha assistito al match proprio sul rettilineo da bordo pista assieme a Massimo Nava e agli altri compagni di viaggio: «Sono contento poi anche perché combinazione vuole che il volo di ritorno fosse pieno di vecchi ultras dell'Amatori ed è stato un piacere viaggiare assieme a loro».
Miguel Rocha è invece ormai un habitué delle sfide fra portoghesi e lodigiani, visto che negli ultimi due anni si è perso solo un incontro dei quattro disputati fra Benfica e Amatori: «Io credo che all'Amatori manchi l'abitudine alla vittoria - commenta l'ex fromboliere dal leggendario tiro fulminante - e per vittoria non parlo delle singole partite ma di appuntamenti speciali come questi. La squadra è ancora giovane e avrà il tempo per crescere, ma deve compiere questo salto di qualità. E come lo si ottiene? Solo vincendo, è chiaro. Il lavoro è incominciato bene quest'anno con la conquista della Coppa Italia, ma adesso bisogna proseguire su questa strada per fare in modo che l'Amatori sia definitivamente grande».
Montigel e compagni hanno però trovato di fronte un Benfica straripante: «Sì, assolutamente. In questa stagione magari i biancorossi non hanno incantato come gioco, ma i risultati stanno pian piano arrivando». E poi c'è un certo Miguel Rocha Junior, che attualmente è il capitano dell'Under 20 del Benfica e a inizio stagione (complice l'infortuno del “Tuco” Abalos) è stato aggregato alla prima squadra. Sirene portoghesi dicono che sia pronto per il grande salto: «Vedremo il prossimo anno - sorride in chiusura Rocha -, poi chissà».
Poi chissà? Poi tutti via verso il cuore di Lisbona e i colori del Barrio Alto, dove pullula la notte della città. E se proprio il sapore della sconfitta sarà così amaro, pazienza, Lisa rimedierà con un po’ d'amarena e una Ginjinha in largo de Sao Domingos.

Al. Ne.

Parole chiave: Amatori Lodi, Eurolega, Coppe Europee, Benfica, Commento,
© hockeypista.it
Tutti i contenuti originali di hockeypista.it sono tutelati dalla licenza Creative Commons e sono utilizzabili e distribuibili liberamente alle condizioni esplicitate in questa pagina.
I contenuti di autori terzi sono tutelati dal rispettivo diritto d'autore e sono utilizzabili e distribuibili solo previa autorizzazione dell'autore stesso.