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«Quel tiro a uno di solito lo segno»


Il nuovo rigorista Filippo Dal Monte si rammarica per il primo KO.

Scritto da Il Cittadino di Lodi - Pubblicato il 06/11/2013 - 09:10

LODI
Un sorriso trattenuto a forza non appena fuori dagli spogliatoi. Dopo una sconfitta. Un gesto istintivo che non si può non perdonare a Filippo Dal Monte, 21 anni ancora da compiere e un gol segnato sotto la curva giallorossa sabato sera nell’infelice trasferta a Follonica. In Maremma per l’Amatori è arrivato il primo ko stagionale, un 3-2 abbastanza strano visto che i giallorossi fino a metà del secondo tempo erano in vantaggio di due reti. Nel finale però la tripletta di Marco Pagnini ha ribaltato completamente il risultato: «Ma è senz’altro un epilogo bugiardo - commenta il più piccolo dei fratelli Dal Monte, originari di Bassano del Grappa -, perché abbiamo avuto in mano per parecchio tempo le redini della partita e non meritavamo certo di perdere. Abbiamo colpito ancora una volta almeno 6 pali (falliti anche un rigore e due tiri a uno, nda) e anche la fortuna ci sta un po’ voltando le spalle: De Rinaldis ne ha presi quattro di fila nel primo tempo, io ne ho preso uno e il capitano Illuzzi nel finale ha centrato la traversa mentre tentavamo di recuperare il pareggio».
Alla fine però, in vantaggio di due reti, era necessario mantenere i nervi saldi e preservare il risultato, come ha fatto notare anche il tecnico Aldo Belli: «Su questo non ci piove, abbiamo sbagliato a gestire la partita -continua Dal Monte, alla prima stagione a Lodi dopo le avventure con Bassano, Breganze e Thiene -. Non abbiamo mai cambiato modo di giocare e, avanti di due reti, abbiamo continuato ad attaccare come se dovessimo ancora mettere al sicuro il risultato. Chiaro segnale dell’inesperienza di una squadra molto giovane che deve ancora crescere anche sotto questi aspetti».
Proprio la rete del momentaneo 2-2 toscano è nata da un’ingenuità lodigiana: punizione in attacco per l’Amatori, tocco giallorosso prima del fischio dell’arbitro dopo aver chiesto la distanza, e provvedimento automaticamente ribaltato con Polverini che in un batter d’occhio ha fatto ripartire l’azione mandando al contropiede solitario Marco Pagnini. «Beh in questo caso devo dire che non abbiamo capito neanche noi che cosa stesse succedendo, perché non avevamo ancora chiesto la distanza -la smentita di Dal Monte -. Invece l’arbitro ha cambiato repentinamente l’assegnazione del tiro da fermo e Polverini almeno due o tre metri più avanti rispetto al punto esatto della punizione ha fatto ripartire l’azione».
Nella trasferta di Follonica Belli ha designato per due volte Fillippo Dal Monte quale esecutore dei tiri diretti: prima mandandolo sul dischetto per il rigore del doppio vantaggio e poi per il tiro a uno del possibile 1-3: «In allenamento soprattutto io e Illuzzi ci alleniamo tantissimo su rigori e tiri a uno. Diciamo che soprattutto i rigori sono sempre stati una mia specialità, mentre adesso grazie ai consigli dell’allenatore sto cercando di migliorare anche nei tiri liberi. Tra l’altro quando ho preso il palo nel tiro a uno sabato sera mi sono davvero stupito, perché lo stesso movimento in allenamento mi viene sempre e quella pallina finisce in rete, invece stavolta si è schiantata in pieno contro il palo».

Aldo Negri

Parole chiave: Serie A1, Lodi,
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